Descrizione della Condizione di Schiavitù

7 commenti 30 settembre 2009 alle 03:25 - Edit entry?
Tradotto dal sito francese "suprematiefeminine.over-blog.com" a cura di Tucanoblu. Grazie.
A presto.
Marco

Descrizione della Condizione di Schiavitù
Mi sono deciso a scrivere questo articolo poiché ho visto molti sottomessi che si attendevano da questo stile di vita che fosse una vita da sogno. Non voglio rovinare le speranze di nessuno o scoraggiare da questa attività, voglio semplicemente descrivere la realtà della condizione di schiavitù.
Essere schiavo può essere, come nel mio caso, una vita meravigliosa. Questo corrisponde a tutto quello che ho sempre desiderato, anzi è molto di più di quanto mi sarei mai aspettato e se qualcuno mi avesse detto prima quello che sarei divenuto la transizione sarebbe stata più facile. Vi parlo in questo articolo di schiavitù permanente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Si tratta, ben inteso, del mio punto di vista e della mia esperienza personale.
Ce qualche dettaglio che dovrete scoprire da soli. Un delle questioni importanti è: volete davvero questo tipo di relazione 24/7? Puo darsi che lo desideriate solo durante delle sedute? Puo darsi che che vi piacciano solo i giochi di ruolo? Ci sono molti modi di vivere queste attività e voi dovete scegliere bene ciò che è bene per voi. Ma ricordatevi che io mi riferisco alla schiavitù, non alla sottomissione.
Dovete essere onesti con voi. Essere sicuri di quello che volete veramente. Quando lo saprete siate onesti con tutti quelli con cui ne parlerete. Non siate sempre accondiscendenti su cose che sul lungo termine non vorreste o non potrete fare. Ponetevi le vere domande.
Il resto di questo articolo vi darà molte informazioni per approfondire le vostre riflessioni sulla realtà, sul modo di come dovrebbe essere e non sui sogni di qualcuno.
Siete pronti a donare il 100% di controllo sulla vostra vita a qualcuno? Gli schiavi lo fanno 24/7

  • I giochi di ruolo vi fanno entrare in questo tipo di relazione durante un tempo determinato dalla vostra Padrona. Quando la scena finisce tutto ridiventa « normale » Questo non è la schiavitù.

Per esempio: voi amate la musica classica? Può darsi che voi amiate il rock? Pensateci! La Padrona a cui voi apparterrete potrebbe amare musica che voi non gradite. Siete pronti ad ascoltare solo quella musica?
Questo tipo di sacrificio si applicherà in ben altri campi. Per quanto mi riguarda amo il rock e la mia Padrona ama le vecchie canzoni. Ascolto molto di rado la mia musica preferita. Ella mi permette alle volte di ascoltarla quando ho svolto i miei compiti ed i lavori di casa.
Noterete che ho scritto « Ella mi permette ». Una cosa tanto semplice come ascoltare musica o la radio è una ricompensa. Il diritto a questo piccolo piacere non è affatto dovuto.
Eccovi una lista delle libertà che potreste presto perdere totalmente o parzialmente, in funzione delle volontà della vostra Padrona e della Sua scelta di portarvi più o meno lontano nella schiavitù.
Queste limitazioni potranno applicarsi a numerosissimi campi della vostra vita come:
1/ La tv, la scelta dei vostri programmi .
2/ la scelta del vostro cibo.
3/ la scelta dei vostri amici.
4/ la scelta dei vostri svaghi.
5/ la scelta dei libri, dei film.
6/ La scelta dei vostri abiti. In effetti queste restrizioni si applicano a tutto e dappertutto.
Siete pronti ad accettare queste scelte? Se vi chiede di portare qualcosa di molto speciale in un supermercato, siete pronti a farlo senza esitare? Io sono felice che la mia Padrona mi lasci scegliere i miei vestiti la maggior parte delle volte. Ma quando Lei decide diversamente devo cambiarmi immediatamente. Credetemi, esercita spesso questo suo diritto. Ho imparato a domandarle sempre quello che desidera che indossi se andiamo in qualche posto un po speciale. Se Ella volesse non avrei più il diritto di indossare vestiti. Sarà sempre una scelta Sua non la vostra.
7/ Siete pronti a tagliarvi i capelli come Le piace?
Tutto le appartiene quando porterete il suo collare, tutto quello che prima vi apparteneva. Non avrete più nulla di vostro. Dal momento che voi le apparterrete tutto sarà suo. Non ci sarà più nulla di vostro. La «vostra»Automobile, i «vostri» vestiti, il «vostro» conto in banca, il «vostro» tempo libero.
8/ Forse avete un divano preferito o un certo modo di sedervi?
La vostra Padrona deciderà se vi siederete sul divano o a terra. La maggior parte degli schiavi hanno un cuscino a terra sul quale possono sedersi senza bisogno di richiedere il permesso.
9/ Anche il vostro modo di camminare è nel suo potere potenziale. Potrebbe decidere di farvi camminare a 4 zampe.
10/ Ella potrà decidere che i vostri occhi siano alzati o abbassati.
11/ Voi dovrete chiedere il permesso di entrare nel letto. Ella potrà mandarvi via o farvi dormire sul pavimento.
12/ Voi dovrete ottenere il permesso di mangiare a tavola con la vostra Padrona. Non mangerete altro che quello che vorrà donarvi.
13/ Voi rischiate seriamente di non avere più svaghi o tempo per voi poiché dovrete chiedere il permesso per fare tutto.
14/ Ella potrà impedirvi di parlare senza il suo permesso ed in ogni caso in maniera umile e rispettosa.
15/ Voi non avrete più l'autorizzazione di uscire senza il suo accordo.
16/ Utilizzare il telefono potrebbe esservi limitato.
17/ Questo potrebbe spingersi fino a limitarvi l'uso del bagno.
18/ Non sognatevi poi di fare sesso poiché è molto probabile che sarete sessualmente frustrati e non potrete mai più scegliere dove, quando e come saranno le vostre relazioni intime. Sarete persino felici di averne ancora qualche volta. Tutti gli schiavi non ne hanno più diritto. Averne con la propria Padrona é una grande ricompensa ed un campo su cui le Padronanti amano molto giocare. Molti schiavi oggi portano una cintura di castità. La vostra frustrazione durante intere settimane è sovente il loro gioco preferito. In questo campo voi potrete potervi veder imporre dei percing o dei tatuaggi. … e voi non avrete la libertà di rifiutare. Pensateci prima di decidere di voler diventare uno schiavo. E questo senza interruzione, perché non sarà mica un gioco essere uno schiavo, ma la vita di ogni giorno.
Volete davvero divenire schiavi sapendo tutto questo?

Un giorno da schiavi è completamente differente
Se la vostra giornata di lavoro è stata dura, voi rientrerete a casa e avrete voglia di prendervi un buon bagno ed andare a letto presto. Non lo potrete fare.
Che voi siate stanchi, malati o di cattivo umore non sarà una scusa valida per non fare i vostri compiti.
Dovrete sempre fare le pulizie di casa poiché una Padrona può non aver voglia di farle ed in ogni caso voi siete lì per questo. Voi dovrete quindi ancora preparale cena, lavare i piatti, fare le pulizie, stirare, occuparsi del suo bagno, della posta, dei bambini (può darsi) e voi non andrete a letto finché Ella non vi darà il permesso.
Andare a letto si fa generalmente ad ore fisse, anche se voi non avete voglia di andarci.
Non ci saranno più «sono troppo stanco» oppure «non mi sento bene», nulla di tutto ciò, a meno ché la vostra Padrona non vi sollevi da questi incarichi voi dovrete soddisfare i suoi bisogni quali che siano.
Dovrete informarla del vostro stato fisico. Voi dovete prendervi cura dei suoi beni. Voi siete la cosa più preziosa che Ella possiede e farà dunque in modo che i vostri carichi di lavoro siano proporzionati alle vostre capacità del momento.

  • Molti sono quelli che arrivano a questo stile di vita per essere utilizzati sessualmente.

  • Non considerano gli altri aspetti. Uno schiavo è al servizio totale della Padrona e deve essere disponibile e pronto in ogni momento; Le scuse non funzionano in un rapporto D/s. Per poterle procurare piacere dovrete mostrarle il vostro, rimanere sorridente e disponibile, felice di appartenerle e di servirla.

Non dovrete mai fare domande. Alle volte avrete il diritto di parlare ad un livello d'uguaglianza, ma dovrete chiedere l'autorizzazione prima. Se Ella vi concede il permesso potrete allora fare le vostre domande, ma sempre in modo umile e che non metta in causa la sua autorità, ma che possa allo stesso tempo soddisfare le vostre curiosità.
Pensateci...seriamente. Ella sarà il vostro solo orizzonte.
Schiavi si diventa volontariamente, è una scelta, la vostra scelta! Voi siete quello che decide di donare TUTTO il potere alla vostra Padrona. Fatelo non perché siete obbligati, ma perché voi ne avete bisogno... Sicuramente durante questa vita di schiavitù vi sentirete obbligati, ma mai vi volgerete indietro. La vostra Padrona deve sentire che obbedite volentieri ai suoi ordini per potervi aiutare a progredire e a farvi diventare migliori o permettendovi di disfarvi dei vostri difetti o inibizioni.
Quali sono le vostre reazioni dopo aver letto tutto questo? Vi riconoscete o pensate che questa sia la vostra strada? Oppure questo vi inquieta ? Vi sentite toccati nella vostra fierezza?
Una Padrona non ha bisogno di un portiere come schiavo, ne ha ha bisogno di sentirsi dire quello che deve fare. Imparare quando e come dire le cose diventerà molto importante nella vostra relazione. Se voi non dite alla vostra Padrona quello che vi da fastidio, voi non avrete neppure il diritto di mettere in causa il vostro rapporto. Per quanto sia onnipotente e talentuosa Ella non potrà leggervi nello spirito. A meno ché voi non lo diciate, Ella non potrà sempre sapere... La chiave risiede nel modo in cui le parlate.
La vostra autodisciplina è molto importante nella relazione. Avete tendenza a rinviare le cose fino all'ultimo minuto? Non potrete più farlo quando le apparterrete. Ci saranno sempre delle cose da fare e dei compiti che Ella vi assegnerà che dovranno essere realizzati nei tempi che Ella avrà definito. Le volontà ed i bisogni della vostra Padrona passeranno sempre davanti a i vostri. L'autodisciplina sembra molto al servocontrollo. La vostra capacità di obbedire sarà molto importante. In quanto che schiavo voi dovrete auto-controllarvi per restare entro i limiti imposti dalla vostra Damina. Se Ella dice che non avete diritto a fare qualcosa allora semplicemente non la farete. Nella relazione Padrona/schiavo quello che Ella ignora potrebbe ferirvi, Ella deve sapere tutto di voi e voi non dovrete nasconderle nulla. Anche una piccola omissione potrebbe distruggere un rapporto di fiducia. Voi dovrete abbandonarvi a lei senza condizioni.
Per quanto riguarda i vostri desideri o i vostri bisogni conoscete la differenza tra i due?
Se no vi consiglio di identificarli bene prima di diventare schiavo. Alle volte i due sono difficili da distinguere ma è essenziale farlo. La vostra Padrona si assicurerà che i vostri bisogni siano presi in conto, ma per i vostri desideri sarà Ella ad accordarli o no in funzione delle proprie voglie. I bisogni sono le necessità della vita per restare fisicamente e mentalmente sani. Ci permettono di crescere mentalmente ed emozionalmente. Se potete sopravvivere senza qualcosa allora non sono bisogni ma desideri. I desideri sono abitualmente utilizzati come ricompensa per un buon comportamento.
Per essere uno schiavo ci sono molte cose che dovrete imparare ad accettare. Il vostro primo obbiettivo è di scoprire ciò che fa piacere alla vostra Padrona, mentalmente e fisicamente, qualunque sia il campo e il tipo di piacere. Dovete quindi imparare a conoscerla perfettamente. Trovate ciò che le piace e ciò che non le piace. Non mi riferisco al solo piacere sessuale, dovete imparare che il sesso è solo una piccola parte della vostra relazione.
Dovete imparare ad anticipare tutti i suoi bisogni e desideri, intellettuali, fisici, emozionali. Questo può includere il cibo preferito, i vestiti, i massaggi, dovrete pensare con i 5 sensi. Non dimenticate mai che voi siete solo un oggetto del suo ambiente, un oggetto piacevole, ma che le appartenete come il resto e che Ella farà di voi quello che vorrà.
Non avrete obbligatoriamente il bisogno di chiedere tutto ma dovrete imparare a fare come Ella vuole. Se il suo bicchiere è vuoto dovete riempirlo discretamente. E se Ella non se ne accorge o non vi ringrazia è normale. Se Ella è sorridente e felice dovrete gioire della SUA soddisfazione. Ricordatevi che tutto quello che fate è per Ella, non per voi. La vostra gioia deve venire dalla soddisfazione per averla ben servita e di vederla felice.

Conclusione
Come dicevo all'inizio dell'articolo non sto cercando di spaventarvi o di disgustarvi del mondo della D/s. Il mio scopo è che voi siate sicuri di voler entrare in questo stile di vita con conoscenza di causa. Il cammino non sarà certo facile. Voi dovrete rimparare tutto ciò che pensavate fosse acquisito, anche il semplice gesto di sedervi su una sedia. Sono gesti a cui non pensiamo neppure, fino a quando non abbiamo una Padrona. Essere schiavo è una vita meravigliosa, una vita di attenzione, di vibrazione e di dono di se stessi.
Detto questo non vi resterà che scegliere. La maggior parte delle Padrone vogliono degli schiavi intelligenti, che abbiano il senso dell'humour e una volontà propria. Le Padronatrici non hanno alcun piacere ad avere dei portinai che camminano solo su ordine. Questo le annoia presto. Essere voi stessi è il miglior consiglio che posso darvi.
Diventare schiavi è un sogno che vi appagherà, soprattutto se sapete cosa vi aspetta. Se voi lo diventerete vi accorgerete che prima voi non facevate altro che lasciarvi vivere. Una parte di voi che prima era insoddisfatta va a goderne; abbandonata la mia volontà ed il mio controllo ho trovato la mia propria natura e con grande soddisfazione.
Spero che dopo aver letto questo articolo potrete fare una scelta ragionata. Non dimenticatevi mai che uno dei requisiti più importanti per vivere così è l'onestà, con noi stessi prima di tutto.
Ma scoprirete che non é cosi facile. Quando avrete imparato ad esserlo veramente voi sarete in pace e capaci di servire con uno spirito chiaro, sapendo chi siete e dove volete arrivare.
Quando accetterete di portare un collare o di firmare un «contratto» voi abbandonerete tutti i diritti. I vostri amici, la vostra vita, nulla sarà più vostro.
Essere schiavi significa abbandonare ben più cose di quando voi eravate semplicemente un sottomesso. Schiavo non è solo una parola, è un modo di vivere, una scelta senza ritorno.
Siate felici amici miei e spero che voi amiate questo stile di vita tanto quanto io ho imparato ad amarlo.

Uno schiavo felice.

Lidia e Carlo

0 commenti 22 settembre 2009 alle 20:23 - Edit entry?
Vi riporto un racconto che mi è stato inviato da una coppia che come la nostra ama apprezzare la sublime eccitazione che si può cogliere da giochini un po' perversi.
A presto.

Marco

Se ci ripenso mi vien da ridere. Guardo dietro me stessa, quella me stessa di qualche anno fa e rido. Non avevo idea di questo mondo. Non sapevo cosa fosse il feticismo, aggrottavo le sopracciglia inorridita guardando maschere di lattice e strani ammennicoli da sexy shop di quart'ordine. Ma dentro di me c'era qualcosa, un fremito sottile, un desiderio un po' nascosto di dominare gli uomini. Mi sentivo dura, forte, e mi piaceva vederli dall'alto in basso. Ma non avrei mai pensato di avere uno schiavo.
Tre anni fa conobbi Carlo. Ci mettemmo insieme e pian piano mi feci raccontare le sue fantasie e le sue passioni. Mi confessò di provare una forte attrazione per i miei piedi, pregandomi di potermeli baciare. Mi ricordo perfettamente come avvampai. Forse un po' di vergogna, forse di desiderio, fatto sta che in pochi minuti avvicinai il mio piede alla sua bocca che lo adorò come stesse onorando un oggetto prezioso. Finalmente potevo tirar fuori il mio lato nascosto, il mio desiderio sopito, ed entrare in questo fantastico mondo.
Da quel momento Carlo è diventato il mio umile e docile servo. E' a mia disposizione, per qualsiasi cosa gli voglia fare.
Di solito quando lui torna a casa dal lavoro io faccio in modo che lui mi trovi in poltrona comodamente seduta. Completamente vestita, magari con qualcosa di sexy, e con calze scure e scarpe nere lucide con tacchi alti. Gli dico di entrare e gli ordino di spogliarsi completamente. Adoro sentirmi vestita quando lui è nudo. Lo fa sentire inferiore, mentre io sono la sua Dea. Man mano che si spoglia li porgo i miei piedi e gli consento di baciarmi le scarpe. Baci lievi, sulla punta di pelle, sul collo o sul tacco. Quando è finalmente nudo lo vedo già eccitato e duro ed è in quel momento che so che posso andare giù pesante.
Lo faccio mettere in ginocchio e gli ordino di slacciarmi e togliermi le scarpe, con dolcezza e delicatezza, come se stesse maneggiando del cristallo. Lo faccio girare, magari prendendogli la testa per i capelli o schiaffeggiandolo leggermente facendo diventare la sua pelle più rosea. Gli prendo i polsi e glieli lego con corde e manette dietro la schiena. Non deve usare le mani. Non deve osare toccarmi. In questo modo ho il pieno controllo su ogni suo movimento e lui puoi usare solo le labbra e la lingua su di me.
Mi piace guardargli la schiena e le mani strette tra le corde sopra le sue chiappe. In certi momenti mi vengono dei raptus di desiderio folle di frustalo, di graffiare quella schiena nuda con le mie unghie.
Quando lo faccio voltare di nuovo mi bagno senza ritegno vedendolo in ginocchio, completamente nudo, con la testa bassa e le mani legate dietro la schiena, e quel pistolino nudo e duro, eretto a dismisura, che ciondola ad ogni suo movimento. Lo guardo mentre si piega verso i miei piedi e li onora come deve. Accarezzandoli con le labbra, o baciandoli lievemente, leccando piano con la lingua o prendendoli completamente in bocca. E' spettacolare vedere come un uomo di bell'aspetto, deciso e comunque forte, venga talmente annichilito da me e dalla mia bellezza da essere prostrato e docile, pronto a qualsiasi mio volere. Mi fa sentire bellissima e irresistibile, forte e perfida come una strega malvagia.
Cerco di variare sempre gli ordini, in modo perentorio. Voglio che senta le mie parole sibilargli forte in testa come scudisciate. Non voglio che diventi una routine anche se mi piace che lui esegua per bene i compiti fondamentali, ma cerco di metterci un po' di fantasia ogni volta che vogliamo giocare. Talvolta mi faccio baciare la parte superiore dei piedi, ogni singolo dito e il collo. Altre volte li appoggio su uno sgabello e mi faccio leccare per bene la pianta. Mi procura un lieve solletico ma la sensazione della sua lingua aperta che mi pulisce i piedi, e sentirli dopo completamente bagnati dalla sua saliva mi fa quasi venire.
Quando sono soddisfatta del suo lavoro mi complimento con lui e lo prendo con forza per i capelli. Mi piace prenderlo come un oggetto qualsiasi, strattonandolo un po' e portandogli il viso tra le mie gambe. Spesso lo tengo vicino alla mia fica mentre mi accarezzo, senza che lui possa toccarmi o avvicinare la lingua, e il suo sguardo si perde sulle mie dita che scivolano tra le labbra.
Quando lo sottopongo a questo trattamento lo accarezzo magari con il piede sull'asta, dandogli piccoli calcetti sui suoi testicoli penzolanti, soppesandoli ed esercitando una pressione maggiore se non esegue con cura i miei ordini.
Quando fa il cattivo mi piace anche schiaffeggiarlo sul viso. Non è che gli dia delle sberle pazzesche, ma dei buffetti più o meno energici sulle guance mentre lo tengo per i capelli, come se dessi piccoli schiaffi a un bambino cattivo.
Quando proprio sono inviperita con lui lo sculaccio, o lo faccio mettere a quattro zampe e passo con le unghie sulla sua schiena nuda, o dandogli pizzicotti più forti sulle natiche. Cerco di inventarmi sempre nuove punizioni che non siano mai eccessive (odio il dolore forte) ma che diano un pizzico di vigore in più, per far scorrere più forte il sangue nelle sue vene. E' una sensazione fortissima che mi riempie di calore. E anche la sua erezione mi fa capire quanto lo diverta. Se proprio il suo comportamento è un affronto per me mi diverto a torturare un po' i suoi gioiellini. Magari legandogli un legaccio alla base dell'asta, o sui testicoli. Diventa rosso paonazzo come se dovesse scoppiare. A quel punto ogni carezza o sfioramento lo porta vicino a venire e ho il pieno controllo su di lui. Quando è in forte erezione mi piace schiaffeggiarlo, o stringerlo con forza tra le dita. Se il suo sgarbo è imperdonabile mi piace schiacciarglielo con forza variabile sotto il piede, la scarpa o addirittura il tacco.
Una sera della settimana scorsa invece, mentre era tutto intento a baciare i miei piedini mi è venuta un'idea perversa. L'ho slegato da dietro la schiena e ho legato i suoi polsi sul davanti. Poi ho legato ciascuna caviglia ai piedi della poltrona. Così si trovava messo a quattro zampe davanti a me con le gambe larghe ed il culo esposto. Il pistolino gli penzolava duro mentre cercava di capire cosa gli sarebbe successo. L'ho tenuto lì fermo per un po', senza far niente. Mentre cresceva la sua tensione e i dubbi sulla sua sorte ed io mi gustavo la vista di quell'uomo a quattro zampe che si esponeva a me.
Il culo degli uomini mi fa tanto ridere. Bianco e tondo, sodo e così indifeso. Dopo qualche minuto ho iniziato a carezzargli le natiche dandogli ogni tanto qualche schiaffo più potente fin quando non iniziò ad avere la pelle rossa. Allora attesi ancora e mi rimisi la scarpa nel piede destro, un decolté con tacco a spillo molto sottile di otto centimetri. Ho accarezzato la sue pallette penzolanti con il collo del piede, trattenendo la forte tentazione di mollargli un calcio secco che l'avrebbe fatto crollare.
Lui doveva sudare freddo spaventato, ma la sua eccitazione non accennava a scendere.
A quel punto ho levato il piede e ho appoggiato la punta del tacco nel solco delle sue chiappe. Proprio al centro del suo bel culetto. Lo sentii trasalire mentre nasceva in me una voglia irrefrenabile di possederlo, di forzare la natura e di invadere il suo corpo, possederlo completamente. Farlo mio. Pian piano il movimento del mio piede si fece più preciso e il tacco si fece strada tra le sue natiche andando a toccare quel piccolo buchetto inviolato. Ho iniziato a penetrarlo lentamente ma con decisione, entrando sempre maggiormente dentro di lui. Lo vedevo vacillare, barcollare. Gemere e trattenere grugniti e versi di dolore mentre sentiva il suo ano dilatarsi un poco per accogliere il tacco. Ero finalmente padrona assoluta di tutto il suo corpo.
Quando sono entrata completamente dentro di lui vedevo il tacco completamente avviluppato dalle sue carni. Ho iniziato a muoverlo piano e delicatamente, in maniera ondulatoria, cercando di osservare con attenzione ogni sua reazione. Senza che mi potesse vedere iniziai ad accarezzarmi tra le gambe senza riuscire più a resistere al piacere che stavo provando. Man mano i miei movimenti si fecero più insistenti e d'improvviso, quasi senza che riuscissi ad accorgermene lo vidi arcuarsi ed emettere un forte gemito mentre il suo cazzo iniziò a spruzzare liberamente nell'aria il suo seme.
Lo guardavo divertita e mi accorgevo di essere, una volta di più, la sua unica e totale padrona e che ancora una volta l'avrei avuto completamente ai miei piedi per sempre.

W la sborra!

0 commenti 16 settembre 2009 alle 02:34 - Edit entry?
Lo sapete! Il mio punto debole è proprio la sborra. Mi piace essere umiliato leccando il mio sperma soprattutto sotto gli occhi della Padrona. Ma tra le mie fantasie (che non credo realizzerò mai) è quella di leccare non solo il mio, ma quello di chi la mia Mistress mi ordina di leccare. Magari dopo essersi scopata il suo amante, io mi immagino di essere l'addetto alle pulizie e con la mia lingua ingoiare tutti gli umori raccolti dal suo corpo e non solo da quello.
Oppure di partecipare ad una gangbang, dove Lei si prende e si gode i tanti cazzi che la trombano in ogni buco ed io posizionato in ginocchio al suo fianco apro la bocca quando uno dei maschi deve godere, tassativamente devo bere tutto, per non sporcare la Divina Signora e agevolare il successivo amante.
Oppure di partecipare dietro alle telecamere alle riprese di un film porno, al guinzaglio della mia Padrona. Quando un attore eiacula, a me viene ordinato di ripulire tutto. Mi immagino che al termine di una scena anale, dove per sbaglio il protagonista è venuto dentro alla pornostar, mi viene ordinato di straiarmi a terra, la ragazza si posizione sopra alla mia bocca aperta e scarica dentro di me tutto l'orgasmo dell'uomo e proprio appena ha finito, prima tornare a 4 zampe, arriva d'improvviso un'altra bellissima attrice che con la bocca piena mi fa cenno di stare fermo e con disinvoltura svuota dentro di me il succo fatto di saliva e sperma.
Beh vi lascio sognare con questa moltitudine di foto...


A presto.

Marco

Ecco la nuova CB-6000S

7 commenti 9 settembre 2009 alle 04:32 - Edit entry?
Finalmente mi è arrivata! La mia nuova cintura di castità!
Dopo aver utilizzato la CB-6000 per vari giorni, siamo arrivati alla conclusione (soprattutto su consiglio della mia Padrona) che il mio pene è troppo corto quando è a riposo per cui abbiamo trovato su un sito web la possibilità di acquistare solo la "gabbietta" in formato "short", ovvero ben 3 cm più corta della precendente.
In questo modo il mio glande si adagia nella parte ad esso dedicata e non rimane stritolato nel "tubo". Vi faccio vedere la differenza dei due oggetti:

CB-6000CB-6000S

Devo dire che è effettivamente più comoda, guardate un po' le foto con il mio pisellino dentro:

CB-6000CB-6000S

Si vede chiaramente che nel primo caso tra la punta del pene e la fine del "tubo" della CB c'è molto spazio, nel secondo caso invece rimane sempre completamente piena a beneficio della mia cappella.
Putroppo bisogna accettare anche queste cose e continuare umilmente ad adorare la propria Mistress senza smettere mai.
Prossimamente in un nuovo post vi racconterò come vivrò con la mia nuova cintura di castità un periodo di "chiusura" ben più lungo del precendente.
A presto...

Marco

Ball-Busting

1 commenti 2 settembre 2009 alle 03:22 - Edit entry?

Ho trovato degno di nota il video che vi ho sotto riportato.
Anche se il Ball-Busting è una pratica molto dolorosa e vivamente sconsigliata ai meno esperti, trovo eccitantissimo guardare questo clip.
Essere nudi, con i genitali completamente esposti ed offerti ad una Mistress bellissima e crudelissima, la quale provvederà a calciare le nostre palle senza rimorso e senza ritegno.

A me è capitato un paio di volte di venire torturato ai testicoli dalla mia Padrona e devo dire che col giusto trasporto e la bravura del partner ho quasi rischiato di venire, mi mancava solo un soffio. Ovviamente quello che ho provato sulla mia pelle (ops palle) è ben diverso da quello che subisce il poveretto nel filmato.
A presto...

Marco

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