REMAKE

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Mi scuso con tutti, ma questo mese ho avuto difficoltà a connettermi.
Riprendo i post con un racconto, sempre scritto da me.

Ho iniziato a baciarti collo. Sei profumatissima, cominci a rilassarti ed io sono sempre più estasiato. Da dietro con calma inizio a spogliarti. Tolgo la maglietta e ti sfioro i capelli, le mie labbra sul collo e cali la gonnellina copri-costume e scendendo bacio la schiena, assaporando le spalle inebriandomi dei tuoi odori. Arrivo al reggiseno, slaccio il tuo costume e proseguo verso il basso. Ti pieghi verso il basso ed appoggi le ginocchia sul letto. Con le mani dolcemente abbasso le mutandine e la mia lingua scivola nel calore accogliente del tuo sedere. Il gioco ti piace e la mia lingua ti scruta. Abbiamo fatto l’amore, eccome! Ci siamo scoperti e gustati… e mi sono coccolato nella tua passività. Tutto è iniziato sulla spiaggia di Jesolo quest’estate. Ho conosciuto tre ragazze entrando in una compagnia di una colonia tedesca. Ragazze sui 20 anni tutte veramente molto belle. Con le prime due nulla di particolare, i soliti giochi in spiaggia, bagni, passeggiate, invito ad uscire la sera ma senza concludere nulla. Poi ho conosciuto lei. Non bellissima rispetto alla media, un po’ più robustina delle altre ma comunque carina; i capelli castani scuro ti differenziano molto dalle amiche biondine ed i tuoi 23 anni evidenziano la purezza del tuo corpo. Ti ho conosciuta due giorni prima della mia partenza… purtroppo, ma sei simpatica e divertente, peccato che conosci poco l’italiano e altrettanto l’inglese. Lasciamo perdere il mio tedesco. Però l’intesa c’è stata da subito ed effettivamente la sera stessa ti ho colpita e ti sei lasciata andare. Ed eccoci qui a fare all’amore. Al termine della penetrazione, mi metto sopra di te in posizione 69 e comincio a leccarti intensamente il sesso, tu mi sfili il profilattico e prendi il mio pene in bocca. Ad un certo punto sento il tuo orgasmo arrivare, le gambe cominciano a chiudersi, il ventre si irrigidisce e quando sento la tua morsa aumentare sul mio membro raggiungi il tuo massimo godimento. Continuo ad assaporare il tuo gusto per un po’, poi mi metto a carponi per terra e ti guardo distesa su lato destro del letto. Resto un attimo attonito e pensieroso… ho in mente qualcosa… esito… e poi mi butto. Ti chiedo - un po’ a gesti - se posso venire sui tuoi piedi, indicando con le mani il mio cazzo turgido e le tue estremità. Quello che mi colpisce della tua risposta sono due cose. La prontezza e quel tuo gesto che sta per dire “Fai pure… se ti va fallo…”, ma forse no… non so… non l’ho compreso bene. Però prendo la palla al balzo e inizio a masturbarmi con la mano. Tu mi guardi, stendi le gambe ed unisci i piedi. Sono bellissimi con le unghie dipinte di blu scuro, come quelle delle mani. Sorridi e mi guardi, ed io li inondo copiosamente. Appena senti il calore dello sperma sulle tue estremità sbarri un po’ gli occhi… ma mi fai capire che ti è piaciuto.Ritorno a carponi e ti bacio sulla bocca e ti lasci andare alle mie fusa. Ti bacio il viso… ti bacio il collo. Arrivo al petto e ti accarezzo il seno con la lingua. La tua pelle è liscia e ricoperta di una piccola peluria che solo da così vicino si può scrutare. Sono sul ventre… passo sull’ombelico… lo penetro un po’…e vedo che stai chiudendo gli occhi. Arrivo sul pube… ed accarezzo il pelo folto…con le mie labbra sfioro le tue labbra… annuso e faccio miei i tuoi umori intimi. Con la punta della lingua molto lentamente, scendo sulla tua gamba sinistra, quella più vicina a me. Giro un paio di volte intorno al ginocchio dove soffri il solletico. Tu resti lì quasi immobile, vuoi proprio goderti questo eccitante massaggio. Sempre più lentamente arrivo ai piedi ancora uniti per trattenere il mio liquido, anche se un pochino ti è sfuggito. Mi fermo e li osservo da molto vicino, percepisco l’odore della mia sborra. Sento il sangue caldo che mi sale alla testa, sento l’adrenalina entrare in circolo. Lo faccio o non lo faccio… annuso di nuovo… è la prima volta che mi capita dal vero. Mi butto ed inizio a leccare i tuoi splendidi piedi, e tu non ti muovi resti lì immobile e passiva. Ed io procedo. Raccolgo con la lingua lo sperma, ti guardo e lo ingoio. Ripulisco prima le parti dove sta cadendo e poi il resto. Sento il mio liquido dentro di me, sento il mio gusto sulla lingua. Continuo dolcemente e passo le dita, la pianta, la caviglia… ti scappa un buffetto per il solletico… ma resti sempre lì. Poi improvvisamente ti alzi sui gomiti e mi guardi. Cerchi il mio pene e ti sorprendi (o no?) che è nuovamente eretto. Io continuo a massaggiare ogni tuo dito, ormai lo sperma non c’è più. Allunghi un braccio e mi tiri verso di te, dal sedere… e prendi in mano il cazzo da dietro ed inizi a masturbarmi. Mi sento in paradiso. Mi sento fortemente eccitato. Mi trovo in una situazione che non ho mai provato, ma che ho sempre sognato, e mi ritrovo qui in modo inaspettato. Unisco gli alluci, li prendo in bocca entrambi e con la tua mano mi fai godere di nuovo, questa volta per terra. Bravissima.Ti guardo: ti alzi, prendi i tuoi sandali, dopo averli calzati ti siedi sul letto e cerchi di raccogliere lo sperma riuscendoci malamente. Io sono fermo in ginocchio e sbalordito. Mi guardi indichi il mio seme e mi dici: “Rifai!” Questa immagine è ferma nei miei ricordi l’ho ribattezzata “Remake”. Prima ho fatto trascorre del tempo dopo l’eiaculazione, ora forse è passato un minuto. Non importa, tanto non ricapiterà più e nuovamente ho ripulito la mia sborra, i tuoi piedi e i tuoi sandali.
Grazie.

Marco
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1 commenti:

Anonimo | 5 novembre 2007 alle ore 08:20 ¿Responder? |

Con molto piacere ritrovo un tuo splendido racconto sul tuo blog.

Non vedevo l'ora che tu riscrivessi una bellissima storia?

Ma con la tua padrona?

Sergio

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