Sessione BDSM

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Prologo.
Oggi ero molto nervoso e mentre Lei stava facendo da cena mi accorgo che stava aprendo una confezione nel modo sbagliato, mi sono girato e malamente le ho detto: "Che cazzo stai facendo? Non si apre in quel modo, poi non si riesce piu' a chiudere!" Quasi le strappo l'oggetto dalla mano e glielo apro io.


Sessione.
Lei è già sul divano davanti alla tv e appena arrivo mi dice: "Spogliati nudo e prendi la valigetta. Stasera ho bisogno un attimo di sfogarmi!"
Ubbidisco e un po' tremo.
Prima di tutto mi lega i polsi, poi mi lega le palle mettendomi 3 elastici per capelli con doppio giro, poi mi fa sdraiare per terra e fissa le braccia ai piedi del divano.
A causa della legatura le palle sono distanziate circa 3 o 4 cm dalla base e sono rivolte verso l'alto, alzando la testa le posso vedere: rosse e sofforenti.
Prende un piccolo cuneo anale e me lo mette in bocca sospirando: "Cerca di lubricarlo bene, schiavo coglione!"
Nel frattempo si posiziona in piedi tra le mia gambe che mi fa allargare. Ho le palle completamente esposte e il cazzo duro.
Mi chiede: "Hai paura?" - mentre accarezza con un piede i miei testicoli.
E io: "No, non tanta." - e mi piazza due calci nelle palle abbastanza decisi.
Io contraggo le gambe e cerco di proteggermi, non riesco ad arrivare con le mani perche' sono legate saldamente. Lei mi riapre le gambe.
Mi sento completamente indifeso, il cazzo è scomparso.
Prende due mollette legate da un cordino e me le mette sui capezzoli. Il sinistro ok, il destro invece è una sofferenza. Non riesce e fissarla e mi fa vedere le stelle. Quando c'e' riuscita tira la corda e me le strappa di colpo. No comment. Stringo coi denti il dildo che ho ancora in bocca mentre Lei mi rimette le mollettine.
Poi prende il cuneo e me lo infila per meta' nel culo. Lo fa dolcemente, con delicatezza, un po' dentro un po' fuori. Meno male!
Quando vede che per meta' sta dentro da solo si alza e mi guarda.
"Allora?? Sei pronto??" - chiede
Non ho tempo di rispondere, che con altri due calci ben piazzati, mi pianta il dildo nel sedere.
Se non avete mai provato a mettervi (o farvi mettere) un cuneo nel sedere senza preparazione, vi assicuro io che i dolori sono lancinanti. Sembra che l'ano sia scoppiato e il male che sentite è indescrivibile. Per la prima volta in vita mia, urlo di dolore quasi come un bambino.
Lei allora - intenerita - si toglie le mutande e me le mette in bocca sussurando: "Su dai, così non fai rumore..."
Ritorna in posizione e via con altri 4 calci. Due sulle palle e due sul dildo.
A questo punto prende l'imbuto per pisciare, ma prima di usarlo, strappa il cordino con le mollette sui capezzoli. Non vi dico la sofferenza anche se, quello che più mi preoccupa sono le palle. Alzando la testa le vedo su in alto tutte rosse, me le sento scoppiare.
Le mi mette l'imbuto in bocca e si avvicina dicendomi: "Ti è piaciuto? Abbiamo appena cominciato...ora fammi da cesso che devo pisciarti in bocca...e TIENI SU STO COSO!!!"
L'imbuto cadeva perche' non avevo le mani libere per tenerlo, allora mi sono arrangiato stringendolo fra i due gomiti.
Lei fa il suo bisognino e poi lo toglie per farmi pulire la figa con la lingua. A questo punto il cazzo ricomincia a salire ma il dolore alle palle aumenta.
"Ti prego slegami le palle...ti supplico...non ce la faccio..." - chiedo quasi piangendo.
"Te le slego ma dovrai tenere i polsi legati e il dildo nel culo....GUAI A TE SE ESCE!"
"Sì sì grazie Padrona"
Ora raccoglie le sue mutandine e me le mette sugli occhi in modo che non possa più guardare.
Sento che accende una candela e poi piano piano con molta delicatezza toglie gli elastici dal mio scroto.
"Ahh Grazie Padrona" - le ripeto.
Di nuovo comincio a soffrire quando inizia a gocciolare la cera su di me.
Prima su un capezzolo, poi sull'altro, poi sulle gambe, poi sulla pancia, poi sulle palle e infine due gocce sulla cappella.
Poteva essere finita qui, ma invece con una spazzola per capelli a denti rigidi, decide di togliere la cera. Il suo sadismo di stasera è al massimo, soprattutto quando a mi a preso il pisello tra due dita ed a iniziato a raspare la cera dalla punta. Mi ha punito e senza alcun riferimento esplicito al fatto accaduto prima di cena, mi ha fatto capire che non devo più rivolgermi a Lei in quel modo e state pur certi che non lo rifaro', perchè stavolta di godimento ne ho avuto ben poco ed è bene che tenga a mente la mia posizione da sottomesso: SEMPRE!
"Ora mettimi su un porno che voglio venire!" - dopo avermi slegato dal divano Lei si stende sul divano ed io in ginocchio inizio a leccarla con le mani ancora legate.
Ogni tando mi chiedeva: "Ce l'hai ancora nel culo vero?"
"Sì certo" - finché non è scoppiata in uno dei suoi soliti sublimi orgasmi.
Dopo neanche un minuto mi dice: "Sei stato bravo! Meriti di essere slegato."
Così mi libera la mani. "E' ancora dentro?" - mi chiede - "Sì"
"Bene, allora ricomincia che ho bisogno ancora di venire..."
Dopo il secondo orgasmo è distrutta, si gira dall'altra mostrandomi il suo fantastico sedere e ancora ansimando mi avverte: "Non toglierlo capito?"
"Ok, posso venirti sul culo?" - chiedo
"Sì certo".
Dopo 10 secondi il mio schizzo parte e le sborro sulla coscia, finito mi abbasso e le lecco tutto lo sperma. Mi sento un po' idiota perchè ho ancora sto cazzo nel culo.
Dopo un po' si alza per andare a letto e mi dice: "Ah sì, toglilo...notte..."
GRAZIE PADRONA!


Marco
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