Non il solito cesso!

2 commenti 24 settembre 2007 alle 11:00 - Edit entry?
Ieri sera siamo andati alla sagra paesana. Siamo partiti nel tardo pomeriggio e rientrati dopo cena verso le 22. Bancarelle, giostre, amici, tutto a base di divertimento. A cena le classiche 2 birre e poco dopo hai iniziato a lamentarti, per cui inizio a cercare una toilette.
"Ehi guarda, non ti preoccupare che la tengo e la faccio a casa!" - Esclami.
E così è stato. Al rientro però non ce la facevi più ed hai iniziato a mettermi urgenza.
"Devi essere velocissimo! Ti spogli e ti prepari per terra con l'imbuto!" - Mi esorti.
Ti chiedo se sei sicura, perchè bere piscio così di colpo, senza preparazione fisica e/o psicologica mi sembrava un po' più difficile del solito.
La sua risposta: "Taci e fai il cesso! Sbrigati!"
Eccomi già pronto con l'imbuto in bocca in attesa di servirti. Non aspetto molto e inizi a urinare le birre e tutto quello che hai bevuto stasera con una velocità e con una disinvoltura tipica di quando si sta sulla tazza vera. E' veramente tanta...troppa...hai superato abbondantemente la metà dell'imbuto (che puo' contiene fino ad un litro) e mi sento quasi "violentato", non mi avevi mai trattato così fortemente da cesso. Non mi sono per niente eccitato stavolta e te ne sei accorta.
Sono impegnato ad ingoiare con abbondanti sorsate per finire al più presto questo strazio, nel frattempo hai scaricato fino all'ultima goccia con grande soddisfazione per la tua pancia e quindi resti a guardare dall'alto in attesa che finisca per pulirti.
Ad un certo punto però ho un blocco, mi fermo e chiudo con la lingua l'estremità dell'imbuto, faccio un pausa e tiro un forte sospiro, manca ancora poco meno di un terzo...dai...
Mi sorridi e prendi con le due mani l'imbuto, come per sorreggerlo al posto mio, così tolgo le mie e le distendo.
"Allora?" - mi chiedi, ma non posso risponderti.
Improvvisamente, con un gesto sollevi l'imbuto lasciandolo poco sopra il viso e tutta la pipì scivola fuori inondandomi completamente la faccia, il naso, la bocca, i capelli, ma soprattutto gli occhi (per chi non lo sa, pizzicano moltissimo a contatto con l'urina). Lancio un piccolo urlo e resto disteso dolorante con gli occhi chiusi stretti stretti, sento però sulla bocca la tua vagina umida che si appoggia. Inizio a farle il bidet, poi piano piano apro gli occhi e vedo i tuoi occhi sorridere.
"Come cesso sei stato scarso, vediamo se sei più bravo come lava pavimenti....girati!"
Mi metto in ginocchio e inizio a leccare la piscia reale da terra. Nel frattempo vai a cambiarti.
Quando ritorni sento il tuo piede sopra la mia testa che mi preme a terra e mentre osservi come ho pulito ti compiaci con me.
Non mi sono mai sentito così. Così umiliato e così oggetto. Mi sono sentito veramente sporco, ho sentito odore di urina fuori e dentro di me....tant'è che lo sento ancora.
"E' stata dura ma vedrai che mi ringrazierai" - e con questo parole mi congedi e così vado a farmi una bella doccia.
Oggi come premio posso masturbarmi e venire quanto voglio e anche se ieri è stata una sessione molto dura, il solo ricordo mi fa rizzare l'uccello, tant'è che ora sborro per la seconda volta.
A presto.
Marco

Buongiorno

0 commenti 11 settembre 2007 alle 18:41 - Edit entry?
Stamattina è stata uno di quegl'inizi di giornata memorabili.
Dopo esserci alzati, iniziamo a prepararci. Dopo poco sono già pronto e scendo a preparare la colazione. Ad un certo punto sento che mi chiami: "Ehiii...Marco? Vieni quiiii?"
Arrivo e ti trovo quasi nuda con le mutande in mano, me le porgi e mi dici: "Guarda qui?"
Beh, trovo una quantità di liquido vaginale allucinante. Denso, color bianco, quasi trasparente, mai visto così tanto. Assomiglia ad uno sputo gigante. I miei occhi si illuminano, prendo le sue slip in mano e istintavamente me le porto alla bocca.
"Aspetta!" Esclama lei, mentre prende il telefonino per riprendermi.
"Prendi tutto in bocca e poi mi mostri la lingua poi ingoii e mi fai vedere la bocca vuota...come fanno nei porno...eh eh"
E così faccio, allungo la lingua, è facile perchè quando comincio a staccare il primo pezzo viene via tutto insieme. WOW!!!!
Lo mostro a lei come un trofeo e senza esitare lo ingoio per poi mostrare la lingua pulita.
Che bontà, che cosa strepitosa!
Per tutta la giornata avrò il cazzo duro al solo pensiero di questo spuntino.
A presto.

Marco

Ti adoro, Padrona!

0 commenti 10 settembre 2007 alle 12:57 - Edit entry?
Sono diversi anni ormai che sono il tuo schiavo e mi ami e mi stimi perchè ti faccio sentire veramente Padrona.
Ormai ti conosco veramente bene, so cosa ti piace e cosa no, so come comportarmi e come venerarti.
Ormai sono tante le volte che al rientro a casa ti lecco l'ano, prodondamente, ti pulisco la figa, assaporo i tuoi aromi, per poi bere il tuo piscio e finire il bidet con la lingua. E' proprio qui che so quando devo essere solo un oggetto oppure se devo anche essere il tuo piacere. So perfettamente quando devo soltanto fare da water e quando invece vuoi anche l'orgasmo. La mia lingua è tua, il mio corpo e la mia anima sono tuoi.
E' tanto tempo che striscio fiero ai tuoi piedi, nonostante questo il cazzo è sempre duro, mi basta vederti o sentirti e il mio sangue corre a colmarlo.
L'altro giorno al tuo rientro in tarda serata dopo una giornata di lavoro, mi hai trovato a casa e ti aspettavo ansiosamente.
Appena entrata, quasi come sempre, ti sei subito tolta il vestito e gli stivali bianchi, restando così in perizoma e reggiseno.
Abbiamo cominciato a parlare della giornata, di questo e di quello, bla bla...ad un certo punto vieni verso di me e mi annunci: "Ho un bella sorpresa per te!"
Ti guardo mentre abbassi le mutande segnate da piccole perdite e vedo che con due dita apri le labbra della vagina. E' stracolma di crema bianca, sembra quasi che trabocchi. Mi sorridi ed eslcami: "Sono in ovulazione...dai! fai il tuo dovere".
Si sdraia sul letto e la lecco quasi avidamente. Assaporo il suo succo tenendolo in bocca e scioliendolo completamente prima di ingoiarlo. Lecco ogni residuo, ogni angolino e ogni interstizio della sua figa....poi le alzo le gambe e finisco con infilargli la lingua nel culo terminado così la pulizia intima.
Ricominciamo a parlare e quindi ceniamo, poi al termine delle varie faccende, lei mi dice di esere stanca e che andava a letto.
Prima di salire, prende un bicchiere per la birra e davanti a me ci fa dentro la pipì, poi si sfila completamente le mutande e mi dice: "Ecco beviti questa birra senza sprecare neppure una goccia, mi raccomando! Ricordati di pulire bene anche le mutande. Alla fine ti do il permesso di venire nel bicchiere e domattina voglio vederlo vuoto!"
Tolgo subito pantaloni e mutande, facendo apparire il pene diritto, intanto lei va a letto con un bel sorriso.
Prima di tutto inizio a leccare le mutande inumidendole. Poi piano piano quando lo sporco comincia sciogliersi, inizio a succhiarle mentre mi masturbo.
Inebriato dal sapore, dopo 10 minuti prendo il bicchiere e depongo gli slip. Annuso e sento che quella piscia la riconoscerei fra mille! E' la mia...è la sua...è quella regale.
Bevo tutto e sento la pipì scendermi nelle viscere. Continuo a masturbarmi e vengo nel bicchiere come da ordini. Alzo il bicchiere e vedo la mia sborra sul fondo che si mescola con qualche residuo di liquido giallo. Chiudo gli occhi e bevendo il mio orgasmo mi umilio di fronte ai tuoi sogni.
Buona notte.

Marco

Grazie Padrona!

0 commenti 2 settembre 2007 alle 14:47 - Edit entry?
Vorrei ringraziarti immensamente per ieri sera. Mi hai sottomesso e umiliato...mi hai fatto sentire il tuo schiavo! Grazie.
Era seduto tranquillamente sul divano e ti sei avvicinata a me, mi hai chiesto di togliermi i pantaloni e con una corda di cotone mi hai legato i testicoli, per poi iniziare a tirarli verso l'alto. Con un capo della corda in mano mi hai quindi chiesto di spogliarmi e sdraiarmi a terra e con altri due legacci hai stretto i miei polsi ai piedi del divano.
Poi non ti vedo più, dai rumori sento che sei di là; intanto provo a tirare le braccia per vedere se posso slegarmi ma non ce la faccio.
Ritorni con in mano due dildi, uno a forma di cazzo e l'altro a cuneo. Mi guardi e inizi a spogliarti, poi abbassi il tuo ventre sulla mia faccia, cerco di leccare la tua figa ma non ce la faccio. Il cazzo mi diventa duro all'istante: sento il profumo del tuo ano e della tua vagina, ma sento anche che stai tirando la corda e i testicoli scoppiare.
Ti alzi in piedi e ti posizione fra le mia gambe, mi guardi e ti tocchi con la mano sinistra, poi con la destra tiri la corda sempre piu' su...su...i miei testicoli si staccano....devo alzare il bacino...ancora ancora....stai tirando troppo....ti supplico, ma continui...il pene è scomparso...piu' di cosi' non riesco. Dopo circa 2 minuti comincio a cedere. Ti prego...ansimo....comincio a cedere ma le palle me le sento bruciare. Piano piano molli la presa e io scendo lentamente col sedere a terra. Al termine me le accarezzi con un piede: DOLORE DOLORE DOLORE!
Ridi...
Mi accarezzi un po' i capezzoli e gli applichi due mollette del bucato, poi ti accorgi che il cazzo sta spurgando alla grande, allora ti alzi prendi il cuneo e lo lubrifichi con quel liquido, mi alzi un po' le gambe e me lo infili dentro in un solo movimento. Noooooooooooo! Ho visto le stelle! Il male mi ha spaccato il culo. Quasi non avevo piu' fiato. Te ne sei accorta e lo hai estratto. Beh, non so cosa sia stato peggio...se metterlo dento o tirarlo fuori.
Me lo metti in bocca e mi chiedi di lubrificarlo con la saliva ed ora me lo rimetti dentro. Piano un po' alla volta. Poi lo tiri fuori e di nuovo dentro, finche' non entra tutto e alla fine lo lasci dentro.
Quando il dolore all'ano ormai si era assopito, un altro mi attanagliava...le mollette sui capezzoli. Ho cominciato a pregarti ti toglierle, alche' mi guardi e mi chiedi se ne sono sicuro. Dopo la mia risposta affermativa, con un calcio togli la prima e poi la seconda. Ebbene, ora che sto scrivendo queste righe, sento ancora male...sigh!
Gia' che ci sei togli anche la corda dalle mie palle. Stavolta piano piano.....il bruciore è fortissimo. Appena finisci provo a toccarmele per massaggiarle ma la corda mi blocca il movimento delle braccia. Povere le mie palline!
Infine togli anche il dildo dal culo, ma ci infili l'altro quello a forma di pene. Lo affondi e poi lo estrai, sempre piu' veloce e sempre piu' a fondo. Sento che mi stai spaccando l'intestino, ma sto zitto, non voglio peggiorare la mia situazione. Cerco di stare in silenzio, me ne sto buono e mi prendo la mia bella sfondata di culo. Poi ti stufi ed esci dalla stanza.
Torni dopo poco con l'imbuto in mano, poi ti pieghi su di me e mi sleghi le mani.
L'imbuto è un po' particolare: è di colore bianco trasparente e molto grande, puo' contiene infatti un litro circa, è quello usato per travasare il vino.
Me lo infili in bocca, avvisandomi di non bere finchè non me lo ordinavi, tenendo il buchino chiuso con la lingua, in quanto non volevi perderti lo spettacolo.
Prendo con le due mani l'imbuto e attendo qualche istante. Lei si piega su di me e inizia a fare pipi'. Vedo il liquido giallo salire fino a quasi metà contenitore.
Poi si alza in piedi e dall'alto lascia cadere il suo sputo nel piccolo water. Ora puoi bere!
Sotto il suo sguardo inizio ad ingoiare tutta la piscia reale, al termine tolgo l'imbuto e attendo di ripulire la sua figa. Appena finito cio' ho il cazzo che sta per scoppiare di eccitazione e lei mi ordina di venire, finalmente inizio a toccarmi. Mi indica di sborrare dentro l'imbuto e cosi' lo prendo e me lo metto vicino al glande. Vengo copiosamente ed al termine lei prende in mano l'imbuto e me lo rimette in bocca, tenendolo fermo con le mani osserva la sborra scendere. Non ci vuole molto e me la sento colare in bocca.
Tolto l'imbuto, si gira e mentre sta per uscire, si blocca all'improvviso e mi guarda chiedendo: Cosa devi dirmi ora?? Io penso un secondo...ingoio (sigh) e dico: "Grazie Padrona!".

Marco
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