Cesso Unico #2

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E' l'una e trenta e ancora non dormo. Mille pensieri mi tormentano la mente. Mi giro e mi rigiro, non mi metto a pancia in giù perché il pisello quasi sempre duro mi da fastidio. Avrei voglia di svuotare le palle anche se questa è solo la seconda notte, ma questa storia del wc permanente mi ha completamente sconvolto. Oggi ho bevuto 6 pisciate di mia moglie, complete, senza preavvisi e preparazioni di alcun genere. L'ho fatto e basta. E' stato facile, è stato eccitante, molto. Quando mi chiama e mi dice: "Devo fare pipì!"
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata. Prendo l'imbuto, un rotolo di carta igienica che tengo in mano e mi sdraio per terra. Lei si tira giù le mutande si accuccia e scarica il suo liquido d'orato. Io bevo e le porgo la carta. A volte decide di usare quella, altre volte usa la mia lingua. Finito lei continua le sue faccende ed io prendo l'imbuto, getto la carta, e lo pulisco per bene. Preparo così il mio feticcio per la volta successiva.
Da poco è iniziato il secondo giorno. La mia testa si fissa spesso un immagine. Una bottiglia d'acqua in pet con sopra un imbuto deposta sul tappetino del nostro bagno. Mi alzo e vado a controllare. E ancora vuota. Fortuna, perché non me la sentivo di bere in quel momento. Come farò? Un po' alla volta? No, lo faro' piu' in fretta che posso...mah...che schifo. Torno a letto e dormo.
Alle 4:20 mi alzo per fare pipì e mi ritrovo finalmente la sorpresa che aspettavo. La bottiglia non è piu' vuota ora contiene circa 3 dita di urina gialla.
Ora posso fare 2 cose: gettarla e far finta di averla bevuta oppure bere per davvero. La razionalità prende il sopravvento: Marco tu sei un cesso. E' tuo dovere e tuo compito farlo. Devi andare fino in fondo e fare quello che la tua Padrona ti chiede.
Prendo la bottiglia e bevo tutto, piu' in fretta che posso e con gli occhi chiusi.
La pipì scende e si piazza nello stomaco vuoto. Pulisco tutto e vado a letto.
Alle 8 e 30 mi alzo e il primo pensiero mi porta a controllare la bottiglia che è ancora vuota. Torno a letto.
Ci svegliamo dopo le nove e prima di fare colazione Lei mi dice che deve evacuare. Mi sdraio in bagno e attendo. Lei si guarda un po' allo specchio e inizia una pisciata abbondante e dal gusto molto intenso. Io ormai sono un cesso. Lei fa come per prendere la bottiglia, immagino per versarla nell'imbuto, ma con sorpresa si accorge che è vuota ed esclama: "Wow, ma l'hai già bevuta?"
Rispondo: "Sì, stanotte alle quattro e mezza"
Lei: "Cavoli, sei stato bravissimo. Sei veramente un bravo WC. Complimenti"
Prima di andarsene mi accarezza l'uccello, già dritto da prima.
Io mi alzo e mi sento pieno! Dopo aver bevuto urina a stomaco vuoto vi assicuro che non è facile dominare la nausea.
La giornata prosegue normalmente (anche se qui di normale c'è poco); mi carica di entusiasmo vedere la mia Padrona che si trattiene dal farla, in spiaggia o a spasso, solo perché ci tiene veramente a usare il suo water personale subito pronto appena rientriamo in casa. L'unico momento di tensione è stato al rientro la sera, quando ritornati a casa con una coppia di amici alla mia Lei scappava e non sapevamo come poter fare.
Ci accomodiamo e Lei va in bagno. Io comincio a pensare al peggio, vedrai che questa volta me la perdo, che tristezza...etc.etc...
Dopo qualche minuto esce e subito dopo vado in bagno io.
Mi guardo in giro e la vedo subito! Nella mensola della doccia ha lasciato una bottiglietta d'acqua da mezzo litro, acquistata durante la passeggiata di prima per dissetarci.
E' quasi piena ed io immediatamente provvedo a tracannarla. Poi esco come se nulla fosse accaduto.
Le difficoltà iniziano il terzo giorno, già da quando bevo la prima pisciata della mattina. In pratica il senso di nausea non se ne vuole piu' andare e mai nella mia vita come in queste ore ho sperato che arrivassero le mestruazioni alla mia Padrona.
La verità è che comincio veramente a sentirmi sporco, ad ogni attimo sento il suo gusto di piscio e mi sento come una botte piena: ancora una goccia e mi pare di scoppiare.
Eppure per Lei e per la mia promessa data continuerei per sempre.
Per fortuna il "sempre" è arrivato alle cinque del pomeriggio. Tra i complimenti della mia Padrona e la felicità per la riuscita dell'impresa ora avrei riscosso il mio premio. Finalmente posso godere, sborrare, schizzare, eiaculare. Non vedo l'ora.
Quando la mia Padrona mi chiama in bagno per mettermi al corrente dell'arrivo delle mestruazioni, con una forte strizzata alle palle mi dice all'orecchio: "Bene e da stasera riscuoterai il tuo premio. Finché sarò fuori gioco, una volta al giorno ti farò venire. Però deciderò io come."
Grazie Padrona!
Marco
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