Spit o Sput?

1 commenti 31 ottobre 2010 alle 16:52 - Edit entry?
Lo "Spiting" è una pratica che non prediligo, o meglio mi va bene finché il "gioco dura poco".
Capita sovente che la mia Padrona mi sputi in faccia, oppure direttamente in bocca, oppure nell'imbuto prima di pisciare. Io adoro leccare e ripulire la sua saliva: anche questo è un mio dovere.
E' diverso però quando la cosa diventa un po' più estrema come nel video a seguire.



L'idea di ingoiare lo sputo di più domaninati è una cosa molto eccitante, ma cerchiamo di non esagerare.
Giusto?
A presto...

Marco

Castrato dal Sig. Cesare

5 commenti 18 ottobre 2010 alle 02:13 - Edit entry?
Ho trovato questo simpatico racconto in un forum di appasionati sul Cuckold. Ve lo ripropongo.
A presto...
Marco

- Non sarà pericoloso vero?
- Ma no, dai, l’ho fatto un sacco di volte – mi rispose Gennaro, il veterinario amico del sig Cesare.
Mi trovavo immobilizzato su un tavolo di marmo, nel laboratorio di Gennaro, nudo dalla cintola in giù, con le gambe legate belle spalancate ed un grosso pacco di ghiaccio secco sui mie genitali.
Patrizia, mia moglie, era lì col sig Cesare che sovrintendeva all’operazione, che aveva fortemente voluto, ed organizzato. Si trattava di una cosa totalmente illegale e, per farla, non si era trovato nessun medico compiacente. Così, il sig Cesare, si era rivolto ad un suo amico veterinario esperto in castrazione di gatti e cani.
- Non sentirai nulla, non preoccuparti, l’ho fatto un milione di volte – mi aveva detto Gennaro – un taglietto nello scroto e ti sfilo i testicoli in un attimo senza problemi… è una sciocchezza e farai contento Cesare e tua moglie…

Quando Gennaro tolse il ghiaccio, i miei attributi già piuttosto piccoli per conto loro, si erano ridotti in misura infinitesimale.
– Non sarà un grosso lavoro! – disse sarcastico il sig Cesare, stringendo mia moglie per i fianchi che sorrise divertita indicando il mio pube, perfettamente depilato per l’operazione.
- Scusate ragazzi, non è che vogliamo ripensarci… - provai a dire, ma Patrizia mi fulminò immediatamente. – Non fare il guastafeste come al tuo solito, con tutto quello che Cesare ha dovuto smuovere, sei un ingrato…
- Non ci pensare bello – ghignò il sig Cesare – ora ti fai castrare e zitto!
- Vi prego, fatemici riflettere ancora un po’…
- Procedi – disse il sig Cesare – Sì, proceda dottore! – confermò mia moglie stringendosi a lui.

- Vedrai è più a dirlo che a farlo, fai vedere di che pasta sei fatto – mi disse Gennaro, tirandosi su la mascherina ed insinuandosi tra le mie gambe con il suo bisturi affilato.
- Cerca di stare più fermo possibile…
Il ghiaccio aveva addormentato totalmente i miei testicoli. Avvertii il contatto del bisturi che tagliava, un leggero fastidio, ma pochissimo dolore. Il sig Cesare, osservava con molto interesse l’operazione e, non potei non notare che si stava spaventosamente eccitando. Il suo pacco, sotto i jeans attillati, stava per esplodere; Patrizia gli si fece subito vicina e prese a carezzarglielo con passione.

Intanto Gennaro stava andando avanti nell’operazione. Inciso lo scroto, lasciò che i testicoli ne fuoriuscissero, li fece cadere su un piattino e ne tagliò i collegamenti al mio corpo. Poi, tutto felice, diede il piattino al sig Cesare che, al culmine dell’eccitazione, me lo avvicinò al viso come fosse un suo trofeo.
- Bravo cornutone, hai fatto il tuo dovere.
- Sì amore – continuò Patrizia – sei stato proprio bravo, siamo molto fieri di te…
- Hai visto? Tante storie… te lo dicevo che era una cazzata no? – proseguì Gennaro.

Intanto, il sig cesare, non potendo giustamente più trattenere la sua eccitazione, appoggiato il piattino sul mobile dietro al veterinario, aveva calato le mutandine di Patrizia e la stava prendendo da dietro con una violenza inaudita. Lei mugolava come una cagna in calore, lui la montava come un forsennato, facendo tremare il mobile su cui era appoggiato il piattino. I miei testicoli, al ritmo delle loro bordate, tremolavano come palline di gelatina.

Quando Gennaro ebbe finito di ricucirmi, i due amanti se ne erano andati via, a festeggiare. Mi sentivo un po’ indolenzito e lo scroto, ora, aveva cominciato a farmi un po’ male. Il veterinario mi prescrisse degli antibiotici e mi assicurò che tutto sarebbe passato in una settimana. Poi mi presentò il conto che volle pagato in contanti. Mille euro, un regalo per una cosa del genere, mi assicurò.

50'000

1 commenti 14 ottobre 2010 alle 21:09 - Edit entry?
Abbiamo superato quota 50 mila visite!

Grazie a tutti!

Libero?

8 commenti 8 ottobre 2010 alle 09:54 - Edit entry?
Siamo giunti alla fine della settimana e io sono stato per tutto il tempo casto. Sempre con la mia compagna infilata sul pisello e fedele al mio stato. Ormai mi sono quasi abituato, non soffro più molto la mia astinenza, tranne qualche notte che ti diventa duro e non puoi proprio farci niente, devi solo aspettare che il tuo cazzo fuori controllo si ricomponga.
Mi sono anche abituato a pisciare sempre seduto, ho anche trovato una tecnica per fare pipì anche dove non puoi sederti come nei locali pubblici. Insomma tutto sotto controllo.
Ho fatto godere la mia Padrona tre volte con la lingua, ho anche bevuto la sua pipì tutti i giorni di questa lunga settimana, senza mai grossi problemi, diciamo che mi sono sempre sentito pronto e all'altezza. Come stamattina (stranamente non mi usa mai di mattina) si è svegliata e ha voluto usarmi, ho bevuto tutta la sua piscia con il mio imbuto, poi l'ho ripulita con la lingua e l'ho ringraziata e Lei mi ha detto: "Tu non sai quanto mi piace usarti, non so neanche io il perché ma è una cosa che adoro..."
E io: "Grazie, sono molto contento di ciò, chiedi pure quando vuoi."
"Dai che stasera è il grande giorno!!!" mi dice con occhi grandi e luminosi.
Ecco da quel momento sono andato in palla. Tutto il giorno super eccitato a pensare all'orgasmo della sera: stasera svuoto le palle, stasera sborro, stasera me la scopo, dai che stasera mi scarico, evviva stasera mi faccio un segone...

E' sera! Finalmente, dopo tutta la giornata con le mutante bagnate a causa dall'eccitazione tipica di una checca in colore, è giunta l'ora.
Si presenta da me completamente nuda, indossava solo la cavigliera con la chiave e mi invita a spogliarmi, cosa che faccio immediatamente.
Mi dice di sedermi per terra e poi con il piede mi stuzzica l'uccello, poi si ferma e mi dice:
"Dai usa la chiave per aprire il lucchetto" e così dicendo avvicina il suo piede alla mia cintura di castità.
Io prendo la chiave, senza sfilarla e apro il lucchetto.
Lei con una mano toglie la gabbia, il mio cazzo è già completamente duro.
Prova a togliere anche l'anello alla base della cintura di castità, ma è impossibile così, allora le dico di lasciarlo lì.
Sono eccitato come un verginello la sua prima volta con una ragazza. Sono felice e innamorato: amo mia Moglie.
"Ti amo, ti amo, ti amo" le dico.
Lei si gira e prende un cazzo finto e sorridendo mi dice: "Ti amo anche io, ricordatelo!"
Al momento non capisco se il dildo era per me o per Lei, ma il dubbio dura poco: "Allora facciamo così" - mi dice - "metto il cazzo qui sulla sedia e voglio vedere mentre ti impali, io sto qui e mi masturbo un po', poi quando ce l'avrai completamente dentro potrai chiedermi quello che vorrai e così potrai venire: potrai scoparmi, oppure se vuoi ti faccio un pompino con ingoio completo, oppure se ti va ti do il culo, o quello che vuoi tu, OK?"
"Va bene" - rispondo.
"Scusa ma ti devo bloccare le mani" - mi avvisa e così dicendo mi fissa i polsi alla sedia con le manette.
Lei si siede per terra sotto la sedia e con una mano tiene il dildo verticale e con l'altra inizia ad accarezzarsi sussurrandomi: "Voglio vederlo scomparire nel tuo culo, dai!"
Per un po' la vedo divertirsi ed eccitarsi durante i vari tentativi di far entrare quel "coso" nel mio culo. Alla fine riesco ad infilare la finta cappella e molto lentamente comincio a scendere.
La fatica di stare in quella posizione comincia a sentirsi e un po' mi sentivo contento di potermi sedere anche se ero "imbottito".
Ora la mia Padrona toglie la mano da sotto e continuando la stimolazione del suo clitoride la vedo in estasi.
Io scendo piano piano e faccio entrare quel cazzo finto dentro di me, arrivo quasi a fine corsa e sento che mi preme dentro nello stomaco, sento qualcosa...non so cosa ma mi parte da dentro e che....poi....mi scopPIAAAAAAAAAAA!
Fiotti di sperma cominciano a schizzare dappertutto, il primo lontanissimo ha raggiunto il divano, altri 2 o 3 - non so - li vedo partire ma non capisco dove arrivano, poi il resto della sborra mi fuoriesce colando sulla sedia e per terra.
Di istinto cerco di avvicinare le mani per segarmi ma le manette mi bloccano alla sedia, sono sfinito! Respiro profondamente e sento l'orgasmo che ancora non mi lascia e continua a stritolarmi la pancia. Non ce la faccio più, le gambe mi cedono e mi siedo sulla sedia sparando nell'intestino gli ultimi centimetri di dildo.
Anche mia Moglie in quel preciso istante inizia a godere e a contorcersi dall'orgasmo.
Io resto immobile soffrendo e godendo per l'orgasmo appena provato.
Passa un minuto e Lei si ricompone, si alza prende la gabbia e me la infila nuovamente. Ho cercato di pregarla di non mettermela, ma Lei c'è riuscita con semplicità visto che avevo il cazzo completamente moscio.
Dopo il "click" del lucchettino mi dice: "Io ti avevo fatto scegliere, oggi ero particolarmente eccitata, mi spiace che tu sia venuto così, ora torni in gabbia, amore mio, così non c'è pericolo che ti fai le solite seghine".
Poi si alza e mi libera le mani: "Adesso devi pulire gli spruzzi che hai fatto!" e così dicendo mi porge un ciuffetto dei suoi capelli sborrato. Io li succhio e poi con la lingua pulisco il divano, il tappeto, il pavimento e quindi la sedia dove ero seduto.
"Adesso devo fare pipì e poi ci guardiamo un bel film? Va bene?" mi chiede.
Io prendo l'imbuto, le faccio da water, poi ci andiamo a dare una sistemata in bagno e quindi ci mettiamo davanti alla Tv.
Io mi sono accoccolato al suo fianco e non ero molto interessato al film, lo baciata sulla guancia, sulla spalla e sulla mano, e poi l'ho abbracciata forte a me per tutto il tempo.
Prima di andare a letto le ho sussurrato nell'orecchio: "Grazie Padrona per avermi fatto venire!".
Lei mi ha sorriso e mi si è acceso il cuore.
A presto...

Marco
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