Sottomissione Anale e CBT

0 commenti 9 dicembre 2007 alle 16:07 - Edit entry?

Di seguito vi riporto una specie di trailer di un video reperito sul web. Questo video riporta diversi aspetti interessanti. Il primo è innanzitutto la sodomizzazione dello schiavo che lo rende sottomesso e umiliato dinnanzi alla sua Padrona.

Il secondo invece è la cosa piu' interessante e cioè la pratica sadomaso del CBT.

La bravura della Mistress protagonista del piccolo video sta proprio nel fatto che con un mano tiene il dildo che sfonda l'ano all'uomo, mentre con l'altra lo tiene stretto per le palle. Fondamentale è capire che ad ogni spinta corrisponde una forza contraria esercitata proprio sui testicoli. Essa rappresenta un'ottima situazione, in quanto lo schiavo vorrebbe sfuggire alla penetrazione, ma cio' gli fa corrispondere un dolore forse maggiore alle parti basse. Ecco che in parallelo alla forze fisiche di questa scena si sviluppano anche delle "forze" psicologiche nella mente del succube.

Trovarsi in una situazione del genere vi assicuro che risulta appagante per tutti e due i partner.

Altri particolari interessanti contenuti nel filmanto da notare sono la disinvoltura e la sicurezza con cui la Padrona tiene saldi i coglioni dello sfigato e l'ulteriore umiliazione che deve subire lo schiavo tenendo aperto con le proprie mani il suo bel sedere.

Ed ora alcuni appunti riguardo la tortura delle palle (CBT).

I. Compressione

I testicoli sono forse la zona più sensibile dei genitali dell' uomo così come la più fragile. Qualsiasi attività che coinvolge i testicoli dovrebbe essere intrapresa con attenzione e con considerazione dell'incolumità dell'individuo. Gli errori possono condurre a rotture, strappi, o ad altri risultati sfiguranti ed inabilitanti.Una forma di tortura delle palle sta nel comprimerle semplicemente nel palmo di una mano, come comprimendo una sfera di gomma. Tirando giù i testicoli prima di comprimerli, si posano nella parte inferiore del sacco e possono essere compressi più efficacemente. Iniziare con una pressione delicata e aumentare fino a che il vostro partner non abbia raggiunto la sua soglia di dolore.Mentre comprimete le palle potete manipolarle nel palmo, provocando lo sfregamento una contro l'altra. Questo sfregamento preme sui nervi che si trovano sul lato esterno di ogni testicolo e causa un dolore acuto e tagliente che viaggia in su nell'addome.

II. Schiaffi

Schiaffeggiare è un altro metodo doloroso di tortura delle palle . Mentre il sacco dei testicoli ciondola liberamente, schiaffeggiateli delicatamente ma saldamente da lato a lato. I testicoli rimbalzeranno all'interno del sacco quando sono schiaffeggiati causando un dolore immenso, per cui è saggio non schiaffeggiarli con troppa forza. Potete anche legare le palle con della corda, del tubo di gomma, o delle cinghie di cuoio. Per fare questo, raccogliere i testicoli in una mano e delicatamente tirateli in giù. Con l'altra mano, avvolgere la corda o altro appena sopra le palle e legare. Una volta che questo è compiuto, colpire leggermente con le dita i lati ora tesi dei testicoli. I testicoli sono facilmente soggetti alla rottura quando sono legati per cui è importante che non usiate troppa forza durante questa attività. Inoltre, i testicoli non dovrebbero rimanere legati per periodi di tempo troppo estesi perchè il flusso del sangue può esserne impedito.

III. Pizzichi

La pelle intorno ai testicoli è più sensibile mentre legata ed pizzicarla con le unghie o pinzette può anche essere molto doloroso. Raschiare con unghie o altri strumenti sopra la pelle stretta del sacco è egualmente doloroso.Usate una penna a sfera per scrivere o disegnare sui testicoli legati. Ciò produce sensazioni che variano da sensuali a dolorose, secondo la quantità di pressione applicata. Potreste anche provare una rotella per tracciare sulla stoffa (può essere comprata nei negozi di cucito) per percorrere la superficie dei testicoli legati. Anche in questo caso la pressione usata determina la reazione che otterrete. Potete persino provare a mettere lo strumento dentro il congelatore per alcune ore prima di usarlo. Qualsiasi strumento può essere utilizzato in questo modo, tuttavia, potete decidere di eliminare qualsiasi cosa possa tagliare o perforare la pelle.

IV. Morsetti

Ci sono vari dispositivi che possono essere utilizzati per serrare la pelle intorno ai testicoli. Morsetti per capezzoli, mollette da bucato, e le clip dei raccoglitori da ufficio sono solo alcune delle cose utili che potete usare. Lasciarle per un buon periodo di tempo permette di abituarsi alla pressione applicata alla zona. Tuttavia, quando i morsetti sono rimossi, l'esperienza sarà estremamente dolorosa. Se usate le mollette da bucato, cercate di acquistarle di plastica che abbiano fori nelle loro estremità. Queste possono essere applicate lungo tutto il sacco dei testicoli e poi essere allacciate insieme con stringhe o corde sottili. Una volta che tutte sono attaccate, potete tirare le varie stringhe e produrre dolore nelle zone che preferite lungo il sacco.Le clip dei raccoglitori (comprate in negozi di articoli per ufficio) sono forse quelle che producono il maggior dolore senza l'uso dei pesi. Tuttavia, queste possono essere regolate allargandole prima per avere un assortimento delle pressioni usare sul vostro sottomesso. I morsetti da capezzoli (comprati attraverso i cataloghi o negozi fetish) esistono in una grande varietà. I morsetti a farfalla sono piacevoli perché possono essere appesantiti facilmente. Morsetti a coccodrillo possono essere regolati in modo da produrre disagio da delicato a estremo. Indipendentemente da dove compriate i vostri morsetti, siate sicuri di lavarli in primo luogo in acqua insaponata calda e poi sterilizzarli con alcool prima di utilizzarli. Ciò riduce i batteri che possono essere presi durante l' imballaggio e trasporto. E, sempre, pulite i vostri giocattoli dopo ogni sessione di gioco.

V. Pesi

I pesi possono essere aggiunti ai morsetti che sono stati fissati al sacco dei testicoli. Una buona fonte per i pesi può essere un negozio che vende attrezzatura da pesca. Scegliendoli di vari formati e peso, potete rendere l'esperienza più stimolante per il sottomesso.Agganciando una cordicella o dello spago ai pesi, e legandoli insieme, avrete un insieme che può essere aggiunto prontamente ai morsetti, un pezzo alla volta. Inoltre, i pesi da pesca vengono venduti in vari formati, forme e pesi diversi, il che permette di sfidare il vostro sottomesso ad accettarne ogni volta di più. Altre fonti per i pesi sono i negozi di ferramenta. Potete comprare dei dadi nei formati e nei pesi disponibili; anch'essi sono facilmente agganciabili con corde o spago, rendendo facile usarli durante il gioco. Per immagazzinare i vostri pesi, piantate semplicemente un chiodo in una parete dell' armadio fuori vista ed appendeteglieli.

VI. Paracadute

I paracadute solitamente sono fatti di di cuoio e possono essere comprati attraverso la maggior parte dei cataloghi fetish o negozi BDSM. I paracadute si attaccano fra i testicoli ed il pene ed hanno tre catene che si attaccano insieme appena sotto i testicoli. Queste catene si uniscono solitamente ad un anello in modo da poterci fissare dei pesi. Benchè non necessariamente doloroso, la maggior parte dei uomini che amano il CBT trovano erotica la trazione costante sui loro testicoli. Inoltre, gli uomini possono essere incitati a camminare intorno con i pesi che dondolano fra le loro cosce. I paracadute possono anche essere rivoltati all'insu mentre i testicoli sono ancora al loro interno, producendo un buffo aspetto a fungo dei testicoli.I paracadute possono essere comprati in taglia unica, tuttavia, se possibile è meglio averli della taglia e formato adatti a voi. Potete avere altri accessori ai vostri paracadute se sono fatti per voi. Nell'ordinare i paracadute ad esempio, considerare l'idea di avere delle borchie cucite sul lato che premerà contro i testicoli. Ciò aumenterà il disagio, particolarmente dopo che i pesi siano stati aggiunti o quando portati sotto i vestiti.

VII. Legatura

Legare i testicoli può essere fatto in parecchi modi. Mentre tirate giù i testicoli, potete usare della corda,spago o cinghie di cuoio per avvolgerli ripetutamente intorno al sacco, e poi legarli. Ciò causa l'allungamento e la separazione e può presentare una vista molto piacevole.I testicoli possono anche essere separati e legati ciascuno nel suo piccolo sacco. Inizia con il testicolo più basso in primo luogo ed una volta che è saldamente legato passa al seguente. Una volta che entrambi i testicoli sono legati separatamente, avvolgi la corda attorno ad entrambi spingendoli uno contro l'altro. Dovete essere molto attenti nell'effettuare la legatura dei testicoli perché il flusso sanguigno può essere interrotto nella zona per un certo tempo, causando dei danni. Potreste anche scegliere elastici multicolori per legare i testicoli. Potete anche comprare delle cinghie apposite per le palle in varie dimensioni, che possono essere applicate intorno ai testicoli, anche se queste, solitamente in cuoio, col tempo si allungheranno.

VIII. Mummificazione

La mummificazione non è solo per l'intero corpo. Anche i testicoli possono essere avvolti e completamente racchiusi in corda, garza,strisce di stoffa, o persino nastro da imballaggio. Siate prudenti se colpite i testicoli in questa situazione poichè sono legati strettamente e possono essere danneggiati facilmente. Se state usando della garza, iniziate dalla parte superiore del sacco e scendete verso il basso. Ciò esercita più pressione nel sacco dei testicoli quando avete finito.Se usate del nastro non dovete preoccuparvi troppo di quanto fortemente stringerlo perchè la vera tortura comincia quando lo rimuovete. Le vecchie lenzuola di tela e fodere dei cuscini danno del materiale di legatura eccellente e possono essere lavate e riusate dopo ogni gioco.

IX. Cera

L'inceratura delle palle è un altro modo di produrre dolore. Scegliete cera molle o dura, a seconda della temperatura che preferite. Una cera molle si fonderà più rapidamente e a più bassa temperatura mentre la cera dura brucerà lentamente e sarà più calda. Far gocciolare lentamente la cera ed ad intervalli lungo tutta la superficie dei testicoli, sia legati che liberi. La rasatura dei testicoli prima del gioco li renderà più sensibili e farà si che levare la cera non sia troppo duro. Naturalmente, se scegliete di non radere il vostro sottomesso, esso sarà destinato a momenti brutti quando rimuoverete la cera. Potete provare a rimuovere la cera con una lama smussata tipo coltello per burro per dare maggiori sensazioni, o dare ai testicoli una strizzata rompendo la cera permettendovi di sbucciarla lentamente in piccoli pezzi. La cera trattiene il calore così potete versarci sopra parecchi strati alla volta senza preoccuparvi di ustioni serie.

Tortura Del Pene

Anche il pene può essere torturato in molti modi, tuttavia, è importante notare ancora una volta che questa è una zona che è suscettibile di danni. L'attenzione è fondamentale nell'esercitare le attività in seguito descritte.

I. Fustigazione

Frustare il pene può essere fatto mentre è morbido o duro. Quando il pene è in erezione, i vasi sanguigni sono ingrossati per cui è importante che facciate attenzione nel farlo. Un capillare rotto abbisogna di molto tempo per guarire e può a volte interferire con le erezioni future.Potete usare qualunque tipo di frusta purchè non usiate troppa forza. Colpire il pene conle punte della frusta è preferibile poiché qualunque altro movimento produrrà un effetto di avvolgimento. Alcuni costruiscono fruste corte che assomigliano a dei portachiavi. Questa frusta è molto efficace date le sue piccole dimensioni.Un altro suggerimento è di comprare alcuni lacci da scarpe e legarli insieme per creare una frusta fatta in casa. Le punte di plastica all'estremità dei lacci possono causare grande dolore al sottomesso quando entrano in contatto con la pelle. Questo tipo di frusta è egualmente efficace perché potete progettarla ad una lunghezza che potete facilmente maneggiare. Un altro modo fare la vostra propria è di comprare i lacci di cuoio ed intrecciarli insieme. Ciò produce una frusta corta, facilmente maneggiabile, che avrà più peso.

II. Inceratura

Sommergere completamente il pene in cera di vari colori può essere divertente sia per chi domina che per chi si sottomette. Di nuovo, dovete decidere fra la cera dura e molle. La cera molle si modella più facilmente attorno alla superficie del pene e può essere stratificata.Mentre la cera si solidifica il calore è trattenuto dentro, vicino alla pelle sul pene, e può essere molto erotico per il sottomesso.La rimozione della cera in pezzi è più facile se cominciate con una cera più molle. Potete toglierne una parte e ricolarla addosso mentre il resto ancora sta raffreddandosi.Se vi sentite molto creativi, disponete una candela di compleanno molto sulla punta del pene quando cominciate ad incerare e ricoprire di cera la base fino a che non stia in piedi saldamente sul posto (fare attenzione a non spingere la candela nell'uretra.) Una volta che avete finito di incerare l' intera superficie del pene, accendere la candela di compleanno e guardatela mentre brucia. Gocciolerà sulla cera sottostante, scaldandola ancora.

III. Legatura

Il pene può essere legato con corda, cuoio, catena, garza, o nastro adesivo allo stesso modo dei testicoli. Legare il pene mentre è molle gli impedisce di raggiungere l'erezione e può essere uno strumento aggiunto di tortura mentre vi dedicate ad altre attività. Le cinghie per l'uccello sono egualmente disponibili in cuoio e si possono applicare sul pene prima che sia duro per impedire l'erezione. Un'altra idea è di applicare sul pene tanti profilattici quanti possibile. Ogni condom aggiungerà pressione al pene così come riduce la quantità di sensazioni che il sottomesso può sentire. Suggerisco l'acquisto di condoms economici per questa attività, tuttavia non usate questi stessi condoms per scopi di protezione. I condoms non-lubrificati producono la massima quantità di disagio al sottomesso.

A presto...

Marco

La castità maschile per un mondo migliore

11 commenti 2 dicembre 2007 alle 10:57 - Edit entry?
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Chiacchierando...

1 commenti 26 novembre 2007 alle 12:35 - Edit entry?
- Ma te piace veramente bere la mia pipì?
- Certo un sacco! - Rispondo io.
- Ma...e che gusto ha? - Mi chiede e Lei.
- Beh, dipende. Se bevi una birra, poi è molto dolce. Se hai bevuto vino o acqua è più aspra. Se hai mangiato è molto salata. Se è tanto che non la fai ha un aroma più forte.
- Ahh, quindi la conosci bene la mia piscia? - Rilancia Lei.
- Credo proprio di sì. Ormai sono anni che sono il tuo wc personale. - Le rispondo.
- Pensi che riusciresti a riconoscerla anche fra altre 100?? Cioè, se io ti mettessi davanti a un tavolo pieno di bicchierini pieni di pipì, tu assaggiandoli troveresti qual è mia?
- Mi piace pensare di sì. Penso di sì. Certo! Anzi meglio! Se 100 donne pisciassero direttamente nel mio imbuto/cesso da bendato, ce la farei sicuramente. - Le spiego io.
- E' perchè così dici di riuscirci sicuramente? - Mi chiede.
- Quando fai la pipì, non fai solo pipì! Io sento anche come la fai. So che inizi piano, qualche schizzo qua e là, mai diritto, poi aggiusti il getto e poi giù come un torrente in piena. E la fine è uguale. Sempre meno, qualche goccia sparsa e poi finisci. - Le racconto.
- Grande! Mi piace questa cosa. E' bello sapere che mi conosci così bene. E' bello anche sapere che non succederà mai!
- Lo so. - Ribadisco.
- Ma scusa non capisco una cosa. Come fai a sapere come pisciano le altre?
- Beh.... Ho visto una specie di film. In pratica una serie di ragazze urinavano. Una dietro l'altra. Una al cesso. Una nel bosco. Etc...etc... - Mi giustifico.
- Ahh però. Ti sei documentato! Senza dirmi niente? E quando? - Mi chiede.
- Circa un mese fa.
- Ok sai cosa ti dico? Che ho decisco una cosa, che continuerai ad essere il mio cesso umano, ma solo dopo che sei venuto! Ti faccio vedERE IO IL DEGUSTATORE DI PISCIA! Altro che gustartela, CARO! Ti devi mettere in testa che sei un cesso. Ti piscio dentro e poi tutto giù e NON CHE BUONA CHE CALDA CHE AMARA CHE DOLCE! Cazzo! Capito?? - Si inalbera Lei.
- Sì Padrona. - Le rispondo io.
- Cominciando da ora! Hai un minuto per portarmi il tuo sborro in un bicchiere! - Mi ordina.
Lo faccio subito e in meno di 30 secondi vengo davanti a lei. Mi sento come rubato dell'orgasmo!
Mi sdraio mi metto l'imbuto in bocca e attendo.
Lei prende il bicchiere con la mano, lo guarda, ci sputa dentro e lo guarda schifata!
Piscia nel bicchiere e lo versa nell'imbuto. Io non faccio altro che ingoiare.
- Beh? Com'era questo spritz al piss de sperm con catar? Dolce, amaro??
E ridendo finisce di pisciare il resto nell'imbuto. Le pulisco la figa sporca con la mia lingua.
E le rispondo:
- Umiliante! Era umiliante, Padrona!


Marco

Schiavo for ever!

4 commenti 7 novembre 2007 alle 12:49 - Edit entry?
Questo blog l'ho fatto soprattutto per me, un po' per ricordare alcuni momenti indimenticabili e un po' per poter rileggere dei racconti particolarmente eccitanti. Ma è ovvio! Se questo blog è pubblico adoro anche ricevere i commenti dei lettori. Commenti che ha volte danno l'iniziativa.

La mia Padrona bella e statuaria (alta 1 e 83) si presenta una domenica pomeriggio nel mio studio. Mi invita a spogliarmi e appena nudo mi infila il plug nel sedere con un solo movimento. Non sento molto dolore infatti il mio ano è ancora dilatato dalla sera prima. Quindi mi ordina di spogliarla.
Inizio dalla camicia e quindi dal reggiseno, mi soffermo sulle ascelle che annuso e lecco, poi mi inginocchio soffermadomi sull'ombeligo che annuso e lecco. Le tolgo le scarpe laccate color viola e provvedo immediatamente a pulirle con la lingua, sia sopra che sotto la suola. Le sfilo la gonna, poi le calze e quindi il perizoma dal quale provvedo ad ingoiare ed assaporare ogni rimanenza vaginale.
A questo punto mi fa sdraiare e con una corda mi lega strettamente le palle e dall'altro capo inizia a dare dei colpetti per controllare che fosse ben salda.
Mi alza la testa e con una benda mi copre gli occhi. Non vedo piu' il suo sorriso eccitato ma sento i passi intorno a me, sento che non ha lasciato il capo della corda.
Sento di colpo una presa stretta al capezzolo destro e quindi a quello sinistro, sicuramente ha usato delle mollette, ma è niente rispetto a quando con le due mani mi stringe la presa tanto da dimenticarmi del dildo nel culo e delle palle legate.
Ansimo dal dolore (misto anche di super eccitazione e il cazzo duro parla chiaro) e mi tappa la bocca col suo piede che lappo vigorosamente e piu' lo faccio, piu' tira la corda....tant'è che ad un certo punto vorrei urlare "basta!", ma sono bloccato dal piede e lei sopra continua a tirare. Panico! Fortunatamente si ferma un attimo prima della castrazione...credo :))
Ora sento uno strano silenzio...sento che la corda è allentata e d'improvviso la sua mano mi prende il cazzo. Sento che lo scappella ed esso torna turgido immediatamente. A questo punto il mio urlo rompe il silenzio: una piccola colata di cera calda cade sul mio glande. Quando la cera cade sul tuo corpo assomiglia un po' a quando prendi una piccola scottatura, la differenza è che la cera rimane incollata e il calore si dissipa lentamente...una vera sofferenza.
Nonostante questo lei non si ferma e procede a colare sui testicoli, poi di nuovo sulla cappella. Io mi muovo e cerco di divincolarmi ma lei mi ordina di stare il piu' fermo possibile.
Questa atroce sofferenza termina con un paio di gocce sui capezzoli, proprio mentre mi toglieva le mollette.
A questo punto con le palle penzolanti e la cappella bruciacchiata, mi invita esclusivamente con tirate della corda a leccarle la figa. Lei si siede e dopo avermi condotto ai suoi piedi mi prende il viso con le mani e me lo infila tra le sue gambe.
Ovviamente inzio a leccarla come non ho mai fatto. Gustando i suoi umori e portandola all'orgasmo.
Terminata anche questa fase, mi ordina di rimettermi a pancia in su e mi infila in gola l'imbuto-pisciatoio. Sento nuovamente le palle tirare e mentre svuota la sua vescica dentro di me, muovendo ritmicamente la mano con la corda, magicamente mi fa sborrare all'improvviso, tanto d'improvviso che proprio non me l'aspettavo.
Tolto l'imbuto, sento le sue dita raccogliere il mio sperma e dolcemente me lo spalma sulle labra e sulla lingua.
Bang! Di colpo mi sfila il plug ormai incollato nel mio culo, con un ghigno me lo infila in bocca.
Saro' per sempre tuo!

Marco

REMAKE

1 commenti 2 novembre 2007 alle 15:59 - Edit entry?
Mi scuso con tutti, ma questo mese ho avuto difficoltà a connettermi.
Riprendo i post con un racconto, sempre scritto da me.

Ho iniziato a baciarti collo. Sei profumatissima, cominci a rilassarti ed io sono sempre più estasiato. Da dietro con calma inizio a spogliarti. Tolgo la maglietta e ti sfioro i capelli, le mie labbra sul collo e cali la gonnellina copri-costume e scendendo bacio la schiena, assaporando le spalle inebriandomi dei tuoi odori. Arrivo al reggiseno, slaccio il tuo costume e proseguo verso il basso. Ti pieghi verso il basso ed appoggi le ginocchia sul letto. Con le mani dolcemente abbasso le mutandine e la mia lingua scivola nel calore accogliente del tuo sedere. Il gioco ti piace e la mia lingua ti scruta. Abbiamo fatto l’amore, eccome! Ci siamo scoperti e gustati… e mi sono coccolato nella tua passività. Tutto è iniziato sulla spiaggia di Jesolo quest’estate. Ho conosciuto tre ragazze entrando in una compagnia di una colonia tedesca. Ragazze sui 20 anni tutte veramente molto belle. Con le prime due nulla di particolare, i soliti giochi in spiaggia, bagni, passeggiate, invito ad uscire la sera ma senza concludere nulla. Poi ho conosciuto lei. Non bellissima rispetto alla media, un po’ più robustina delle altre ma comunque carina; i capelli castani scuro ti differenziano molto dalle amiche biondine ed i tuoi 23 anni evidenziano la purezza del tuo corpo. Ti ho conosciuta due giorni prima della mia partenza… purtroppo, ma sei simpatica e divertente, peccato che conosci poco l’italiano e altrettanto l’inglese. Lasciamo perdere il mio tedesco. Però l’intesa c’è stata da subito ed effettivamente la sera stessa ti ho colpita e ti sei lasciata andare. Ed eccoci qui a fare all’amore. Al termine della penetrazione, mi metto sopra di te in posizione 69 e comincio a leccarti intensamente il sesso, tu mi sfili il profilattico e prendi il mio pene in bocca. Ad un certo punto sento il tuo orgasmo arrivare, le gambe cominciano a chiudersi, il ventre si irrigidisce e quando sento la tua morsa aumentare sul mio membro raggiungi il tuo massimo godimento. Continuo ad assaporare il tuo gusto per un po’, poi mi metto a carponi per terra e ti guardo distesa su lato destro del letto. Resto un attimo attonito e pensieroso… ho in mente qualcosa… esito… e poi mi butto. Ti chiedo - un po’ a gesti - se posso venire sui tuoi piedi, indicando con le mani il mio cazzo turgido e le tue estremità. Quello che mi colpisce della tua risposta sono due cose. La prontezza e quel tuo gesto che sta per dire “Fai pure… se ti va fallo…”, ma forse no… non so… non l’ho compreso bene. Però prendo la palla al balzo e inizio a masturbarmi con la mano. Tu mi guardi, stendi le gambe ed unisci i piedi. Sono bellissimi con le unghie dipinte di blu scuro, come quelle delle mani. Sorridi e mi guardi, ed io li inondo copiosamente. Appena senti il calore dello sperma sulle tue estremità sbarri un po’ gli occhi… ma mi fai capire che ti è piaciuto.Ritorno a carponi e ti bacio sulla bocca e ti lasci andare alle mie fusa. Ti bacio il viso… ti bacio il collo. Arrivo al petto e ti accarezzo il seno con la lingua. La tua pelle è liscia e ricoperta di una piccola peluria che solo da così vicino si può scrutare. Sono sul ventre… passo sull’ombelico… lo penetro un po’…e vedo che stai chiudendo gli occhi. Arrivo sul pube… ed accarezzo il pelo folto…con le mie labbra sfioro le tue labbra… annuso e faccio miei i tuoi umori intimi. Con la punta della lingua molto lentamente, scendo sulla tua gamba sinistra, quella più vicina a me. Giro un paio di volte intorno al ginocchio dove soffri il solletico. Tu resti lì quasi immobile, vuoi proprio goderti questo eccitante massaggio. Sempre più lentamente arrivo ai piedi ancora uniti per trattenere il mio liquido, anche se un pochino ti è sfuggito. Mi fermo e li osservo da molto vicino, percepisco l’odore della mia sborra. Sento il sangue caldo che mi sale alla testa, sento l’adrenalina entrare in circolo. Lo faccio o non lo faccio… annuso di nuovo… è la prima volta che mi capita dal vero. Mi butto ed inizio a leccare i tuoi splendidi piedi, e tu non ti muovi resti lì immobile e passiva. Ed io procedo. Raccolgo con la lingua lo sperma, ti guardo e lo ingoio. Ripulisco prima le parti dove sta cadendo e poi il resto. Sento il mio liquido dentro di me, sento il mio gusto sulla lingua. Continuo dolcemente e passo le dita, la pianta, la caviglia… ti scappa un buffetto per il solletico… ma resti sempre lì. Poi improvvisamente ti alzi sui gomiti e mi guardi. Cerchi il mio pene e ti sorprendi (o no?) che è nuovamente eretto. Io continuo a massaggiare ogni tuo dito, ormai lo sperma non c’è più. Allunghi un braccio e mi tiri verso di te, dal sedere… e prendi in mano il cazzo da dietro ed inizi a masturbarmi. Mi sento in paradiso. Mi sento fortemente eccitato. Mi trovo in una situazione che non ho mai provato, ma che ho sempre sognato, e mi ritrovo qui in modo inaspettato. Unisco gli alluci, li prendo in bocca entrambi e con la tua mano mi fai godere di nuovo, questa volta per terra. Bravissima.Ti guardo: ti alzi, prendi i tuoi sandali, dopo averli calzati ti siedi sul letto e cerchi di raccogliere lo sperma riuscendoci malamente. Io sono fermo in ginocchio e sbalordito. Mi guardi indichi il mio seme e mi dici: “Rifai!” Questa immagine è ferma nei miei ricordi l’ho ribattezzata “Remake”. Prima ho fatto trascorre del tempo dopo l’eiaculazione, ora forse è passato un minuto. Non importa, tanto non ricapiterà più e nuovamente ho ripulito la mia sborra, i tuoi piedi e i tuoi sandali.
Grazie.

Marco

Non il solito cesso!

2 commenti 24 settembre 2007 alle 11:00 - Edit entry?
Ieri sera siamo andati alla sagra paesana. Siamo partiti nel tardo pomeriggio e rientrati dopo cena verso le 22. Bancarelle, giostre, amici, tutto a base di divertimento. A cena le classiche 2 birre e poco dopo hai iniziato a lamentarti, per cui inizio a cercare una toilette.
"Ehi guarda, non ti preoccupare che la tengo e la faccio a casa!" - Esclami.
E così è stato. Al rientro però non ce la facevi più ed hai iniziato a mettermi urgenza.
"Devi essere velocissimo! Ti spogli e ti prepari per terra con l'imbuto!" - Mi esorti.
Ti chiedo se sei sicura, perchè bere piscio così di colpo, senza preparazione fisica e/o psicologica mi sembrava un po' più difficile del solito.
La sua risposta: "Taci e fai il cesso! Sbrigati!"
Eccomi già pronto con l'imbuto in bocca in attesa di servirti. Non aspetto molto e inizi a urinare le birre e tutto quello che hai bevuto stasera con una velocità e con una disinvoltura tipica di quando si sta sulla tazza vera. E' veramente tanta...troppa...hai superato abbondantemente la metà dell'imbuto (che puo' contiene fino ad un litro) e mi sento quasi "violentato", non mi avevi mai trattato così fortemente da cesso. Non mi sono per niente eccitato stavolta e te ne sei accorta.
Sono impegnato ad ingoiare con abbondanti sorsate per finire al più presto questo strazio, nel frattempo hai scaricato fino all'ultima goccia con grande soddisfazione per la tua pancia e quindi resti a guardare dall'alto in attesa che finisca per pulirti.
Ad un certo punto però ho un blocco, mi fermo e chiudo con la lingua l'estremità dell'imbuto, faccio un pausa e tiro un forte sospiro, manca ancora poco meno di un terzo...dai...
Mi sorridi e prendi con le due mani l'imbuto, come per sorreggerlo al posto mio, così tolgo le mie e le distendo.
"Allora?" - mi chiedi, ma non posso risponderti.
Improvvisamente, con un gesto sollevi l'imbuto lasciandolo poco sopra il viso e tutta la pipì scivola fuori inondandomi completamente la faccia, il naso, la bocca, i capelli, ma soprattutto gli occhi (per chi non lo sa, pizzicano moltissimo a contatto con l'urina). Lancio un piccolo urlo e resto disteso dolorante con gli occhi chiusi stretti stretti, sento però sulla bocca la tua vagina umida che si appoggia. Inizio a farle il bidet, poi piano piano apro gli occhi e vedo i tuoi occhi sorridere.
"Come cesso sei stato scarso, vediamo se sei più bravo come lava pavimenti....girati!"
Mi metto in ginocchio e inizio a leccare la piscia reale da terra. Nel frattempo vai a cambiarti.
Quando ritorni sento il tuo piede sopra la mia testa che mi preme a terra e mentre osservi come ho pulito ti compiaci con me.
Non mi sono mai sentito così. Così umiliato e così oggetto. Mi sono sentito veramente sporco, ho sentito odore di urina fuori e dentro di me....tant'è che lo sento ancora.
"E' stata dura ma vedrai che mi ringrazierai" - e con questo parole mi congedi e così vado a farmi una bella doccia.
Oggi come premio posso masturbarmi e venire quanto voglio e anche se ieri è stata una sessione molto dura, il solo ricordo mi fa rizzare l'uccello, tant'è che ora sborro per la seconda volta.
A presto.
Marco

Buongiorno

0 commenti 11 settembre 2007 alle 18:41 - Edit entry?
Stamattina è stata uno di quegl'inizi di giornata memorabili.
Dopo esserci alzati, iniziamo a prepararci. Dopo poco sono già pronto e scendo a preparare la colazione. Ad un certo punto sento che mi chiami: "Ehiii...Marco? Vieni quiiii?"
Arrivo e ti trovo quasi nuda con le mutande in mano, me le porgi e mi dici: "Guarda qui?"
Beh, trovo una quantità di liquido vaginale allucinante. Denso, color bianco, quasi trasparente, mai visto così tanto. Assomiglia ad uno sputo gigante. I miei occhi si illuminano, prendo le sue slip in mano e istintavamente me le porto alla bocca.
"Aspetta!" Esclama lei, mentre prende il telefonino per riprendermi.
"Prendi tutto in bocca e poi mi mostri la lingua poi ingoii e mi fai vedere la bocca vuota...come fanno nei porno...eh eh"
E così faccio, allungo la lingua, è facile perchè quando comincio a staccare il primo pezzo viene via tutto insieme. WOW!!!!
Lo mostro a lei come un trofeo e senza esitare lo ingoio per poi mostrare la lingua pulita.
Che bontà, che cosa strepitosa!
Per tutta la giornata avrò il cazzo duro al solo pensiero di questo spuntino.
A presto.

Marco

Ti adoro, Padrona!

0 commenti 10 settembre 2007 alle 12:57 - Edit entry?
Sono diversi anni ormai che sono il tuo schiavo e mi ami e mi stimi perchè ti faccio sentire veramente Padrona.
Ormai ti conosco veramente bene, so cosa ti piace e cosa no, so come comportarmi e come venerarti.
Ormai sono tante le volte che al rientro a casa ti lecco l'ano, prodondamente, ti pulisco la figa, assaporo i tuoi aromi, per poi bere il tuo piscio e finire il bidet con la lingua. E' proprio qui che so quando devo essere solo un oggetto oppure se devo anche essere il tuo piacere. So perfettamente quando devo soltanto fare da water e quando invece vuoi anche l'orgasmo. La mia lingua è tua, il mio corpo e la mia anima sono tuoi.
E' tanto tempo che striscio fiero ai tuoi piedi, nonostante questo il cazzo è sempre duro, mi basta vederti o sentirti e il mio sangue corre a colmarlo.
L'altro giorno al tuo rientro in tarda serata dopo una giornata di lavoro, mi hai trovato a casa e ti aspettavo ansiosamente.
Appena entrata, quasi come sempre, ti sei subito tolta il vestito e gli stivali bianchi, restando così in perizoma e reggiseno.
Abbiamo cominciato a parlare della giornata, di questo e di quello, bla bla...ad un certo punto vieni verso di me e mi annunci: "Ho un bella sorpresa per te!"
Ti guardo mentre abbassi le mutande segnate da piccole perdite e vedo che con due dita apri le labbra della vagina. E' stracolma di crema bianca, sembra quasi che trabocchi. Mi sorridi ed eslcami: "Sono in ovulazione...dai! fai il tuo dovere".
Si sdraia sul letto e la lecco quasi avidamente. Assaporo il suo succo tenendolo in bocca e scioliendolo completamente prima di ingoiarlo. Lecco ogni residuo, ogni angolino e ogni interstizio della sua figa....poi le alzo le gambe e finisco con infilargli la lingua nel culo terminado così la pulizia intima.
Ricominciamo a parlare e quindi ceniamo, poi al termine delle varie faccende, lei mi dice di esere stanca e che andava a letto.
Prima di salire, prende un bicchiere per la birra e davanti a me ci fa dentro la pipì, poi si sfila completamente le mutande e mi dice: "Ecco beviti questa birra senza sprecare neppure una goccia, mi raccomando! Ricordati di pulire bene anche le mutande. Alla fine ti do il permesso di venire nel bicchiere e domattina voglio vederlo vuoto!"
Tolgo subito pantaloni e mutande, facendo apparire il pene diritto, intanto lei va a letto con un bel sorriso.
Prima di tutto inizio a leccare le mutande inumidendole. Poi piano piano quando lo sporco comincia sciogliersi, inizio a succhiarle mentre mi masturbo.
Inebriato dal sapore, dopo 10 minuti prendo il bicchiere e depongo gli slip. Annuso e sento che quella piscia la riconoscerei fra mille! E' la mia...è la sua...è quella regale.
Bevo tutto e sento la pipì scendermi nelle viscere. Continuo a masturbarmi e vengo nel bicchiere come da ordini. Alzo il bicchiere e vedo la mia sborra sul fondo che si mescola con qualche residuo di liquido giallo. Chiudo gli occhi e bevendo il mio orgasmo mi umilio di fronte ai tuoi sogni.
Buona notte.

Marco

Grazie Padrona!

0 commenti 2 settembre 2007 alle 14:47 - Edit entry?
Vorrei ringraziarti immensamente per ieri sera. Mi hai sottomesso e umiliato...mi hai fatto sentire il tuo schiavo! Grazie.
Era seduto tranquillamente sul divano e ti sei avvicinata a me, mi hai chiesto di togliermi i pantaloni e con una corda di cotone mi hai legato i testicoli, per poi iniziare a tirarli verso l'alto. Con un capo della corda in mano mi hai quindi chiesto di spogliarmi e sdraiarmi a terra e con altri due legacci hai stretto i miei polsi ai piedi del divano.
Poi non ti vedo più, dai rumori sento che sei di là; intanto provo a tirare le braccia per vedere se posso slegarmi ma non ce la faccio.
Ritorni con in mano due dildi, uno a forma di cazzo e l'altro a cuneo. Mi guardi e inizi a spogliarti, poi abbassi il tuo ventre sulla mia faccia, cerco di leccare la tua figa ma non ce la faccio. Il cazzo mi diventa duro all'istante: sento il profumo del tuo ano e della tua vagina, ma sento anche che stai tirando la corda e i testicoli scoppiare.
Ti alzi in piedi e ti posizione fra le mia gambe, mi guardi e ti tocchi con la mano sinistra, poi con la destra tiri la corda sempre piu' su...su...i miei testicoli si staccano....devo alzare il bacino...ancora ancora....stai tirando troppo....ti supplico, ma continui...il pene è scomparso...piu' di cosi' non riesco. Dopo circa 2 minuti comincio a cedere. Ti prego...ansimo....comincio a cedere ma le palle me le sento bruciare. Piano piano molli la presa e io scendo lentamente col sedere a terra. Al termine me le accarezzi con un piede: DOLORE DOLORE DOLORE!
Ridi...
Mi accarezzi un po' i capezzoli e gli applichi due mollette del bucato, poi ti accorgi che il cazzo sta spurgando alla grande, allora ti alzi prendi il cuneo e lo lubrifichi con quel liquido, mi alzi un po' le gambe e me lo infili dentro in un solo movimento. Noooooooooooo! Ho visto le stelle! Il male mi ha spaccato il culo. Quasi non avevo piu' fiato. Te ne sei accorta e lo hai estratto. Beh, non so cosa sia stato peggio...se metterlo dento o tirarlo fuori.
Me lo metti in bocca e mi chiedi di lubrificarlo con la saliva ed ora me lo rimetti dentro. Piano un po' alla volta. Poi lo tiri fuori e di nuovo dentro, finche' non entra tutto e alla fine lo lasci dentro.
Quando il dolore all'ano ormai si era assopito, un altro mi attanagliava...le mollette sui capezzoli. Ho cominciato a pregarti ti toglierle, alche' mi guardi e mi chiedi se ne sono sicuro. Dopo la mia risposta affermativa, con un calcio togli la prima e poi la seconda. Ebbene, ora che sto scrivendo queste righe, sento ancora male...sigh!
Gia' che ci sei togli anche la corda dalle mie palle. Stavolta piano piano.....il bruciore è fortissimo. Appena finisci provo a toccarmele per massaggiarle ma la corda mi blocca il movimento delle braccia. Povere le mie palline!
Infine togli anche il dildo dal culo, ma ci infili l'altro quello a forma di pene. Lo affondi e poi lo estrai, sempre piu' veloce e sempre piu' a fondo. Sento che mi stai spaccando l'intestino, ma sto zitto, non voglio peggiorare la mia situazione. Cerco di stare in silenzio, me ne sto buono e mi prendo la mia bella sfondata di culo. Poi ti stufi ed esci dalla stanza.
Torni dopo poco con l'imbuto in mano, poi ti pieghi su di me e mi sleghi le mani.
L'imbuto è un po' particolare: è di colore bianco trasparente e molto grande, puo' contiene infatti un litro circa, è quello usato per travasare il vino.
Me lo infili in bocca, avvisandomi di non bere finchè non me lo ordinavi, tenendo il buchino chiuso con la lingua, in quanto non volevi perderti lo spettacolo.
Prendo con le due mani l'imbuto e attendo qualche istante. Lei si piega su di me e inizia a fare pipi'. Vedo il liquido giallo salire fino a quasi metà contenitore.
Poi si alza in piedi e dall'alto lascia cadere il suo sputo nel piccolo water. Ora puoi bere!
Sotto il suo sguardo inizio ad ingoiare tutta la piscia reale, al termine tolgo l'imbuto e attendo di ripulire la sua figa. Appena finito cio' ho il cazzo che sta per scoppiare di eccitazione e lei mi ordina di venire, finalmente inizio a toccarmi. Mi indica di sborrare dentro l'imbuto e cosi' lo prendo e me lo metto vicino al glande. Vengo copiosamente ed al termine lei prende in mano l'imbuto e me lo rimette in bocca, tenendolo fermo con le mani osserva la sborra scendere. Non ci vuole molto e me la sento colare in bocca.
Tolto l'imbuto, si gira e mentre sta per uscire, si blocca all'improvviso e mi guarda chiedendo: Cosa devi dirmi ora?? Io penso un secondo...ingoio (sigh) e dico: "Grazie Padrona!".

Marco

Qualche Testimonianza dal Web

0 commenti 4 agosto 2007 alle 15:47 - Edit entry?

INSEGNARE L'UMILTA'

Il miglior modo per insegnare ad un' uomo l'umiltà è umiliarlo. Ecco diversi spunti per aiutare la vostra controparte a divenire consapevole della propria arroganza attraverso l'umiliazione:

1] Fategli acquistare assorbenti o tamponi. Se uscito dal negozio vi dice di esserseli dimenticati, rimandatelo indietro ad acquistarli singolarmente.
2] Fategli lavare e risciacquare le vostre mutandine.
3] Fatevi baciare i piedi.
4] Non appena torna a casa abituatelo a riporre i vestiti “da lavoro” in armadio ed ad indossare solo vestiti da donna. Se, per esigenze familiari, questo non fosse possibile, ripiegate nel fargli indossare lingerie femminile (calze, reggicalze, mutandine, reggiseno e bigiotteria) sotto un' abbigliamento neutro (sia da donna che da uomo) come tute da ginnastica o vestiario generico.
5] Fatelo rimanere completamente nudo eccezzion fatta per un campanello attaccato al suo pene con un nastro rosa; qualunque eccitazione verrà evidenziata dal suono del campanello ed ovviamente punita.
6] Obbligatelo a riferirsi a se stesso utilizzando il femminile. La sua precedente anatomia maschile andrà sostituita con quella femminile. Dategli un nuovo nome femminile da utilizzare dentro le mura domestiche.
7] Accompagnatelo in un sexy shop e comprate il vostro primo strapon richiedendo specificatamente il modello che consente di sostituire il pene in dotazione con un'altro di maggiori dimensioni ogni qualvolta sia necessario al vostro accompagnatore.
8] Fate sì che i successivi acquisti di biancheria e lingerie femminile vengano svolti in autonomia da lui.
9] Obbligatelo a depilarsi nella zona genitale, scolpendo la peluria sopra la sua “clitoride” nella forma di un cuore. Dipingetegli le dita dei piedi con uno smalto appropriato.
10] Fategli indossare vestiti da cameriera ed altri tipi completi di vestiario femminile.
11] Durante il periodo invernale provvedete a fornirgli una depilazione totale del corpo. E con totale intendo realmente totale.
12] Insegnate al vostro lui come fare un adeguato lavoro di bocca (pompino) sul vostro strapon.
13] Nascondete le parti mascoline (pene e palle) nascondendole tra le sue gambe utilizzando dell'adesivo di tipo medico. Ottimo ogni qualvolta indossa completi da donna.
14] Se gli permettete l’orgasmo abituatelo sempre a ripulire con la lingua il suo seme.
Paola

SCULACCIATO DA UNA DONNA

E' una punizione che, spesso, se ben amministrata, può cambiare uno stile di vita.
Fategli rimuovere tutti i vestiti e rimanere in piedi completamente nudo, mentre voi rimarrete completamente vestite, meglio se con una lunga gonna.
Sempre completamente nudo, fatelo uscire in giardino a tagliare un arbusto flessibile da utilizzare come frustino per la seconda parte della punizione.
Non appena ritorna iniziate una sonora sculacciata, prefiggendovi mentalmente un risultato da raggiungere (50 o 100 sculacciate per esempio). Se vedete che lui li sopporta bene aumentate il vostro obiettivo.
Successivamente prendete il frustino e ripetete (con molta meno fatica) il lavoro iniziale fino a quando non sarà in lacrime.
Sara


ADDESTRAMENTO DEL MARITO

Voglio condividere come sono riuscita a rendere mio marito completamente succube alla mia volontà. Ho seguito la strategia di base che qualunque donna dovrebbe seguire per indurre un uomo ad obbedirle e che consiste nello stuzzicare e nel negare il sesso, introducendo poi una variante tutta mia.
Quando mi sono fidanzata con Dario, ho messo subito in chiaro che ero vergine e che sarei rimasta tale fino al matrimonio.
Poi, dopo esserci frequentati con regolarità, ho cominciato a stuzzicarlo, fingendo sempre di essere completamente innocente nel farlo.
Abbiamo poi parlato di matrimonio, anche se il nostro coinvolgimento fisico era ancora allo stadio del “petting”.
Ho cominciato a dirgli che c'era qualcosa che volevo che facesse che mi eccitava molto. Una volta che è cresciuto il suo interesse, ho continuato: “ Trovo che indossare mutandine sia davvero eccitante. E ho questa fantasia, in cui tu indossi le mie mutandine. Penso che sarebbe molto divertente”.
Inizialmente non era molto convinto, ma quando ho premuto di farlo per me ha finalmente acconsentito.
Ho iniziato con un semplice paio di mutandine, poi sono passata ai collant ogni qualvolta avevamo un appuntamento. Andavamo in giro per compere e compravamo (o comprava) lingerie davvero raffinata per lui. Poi, ogni qualvolta eravamo soli, insistevo per dare un'occhiata al suo intimo.
Poco dopo ho potuto aggiungere al suo guardaroba di vestiario femminile giarrettiere, collant o autoreggenti, reggipetto. Ala fine l'ho convinto a fare uno strip, culminante con solo le sue mutandine, reggicalze e calze.
Un anno fa ci siamo sposati ed è il marito più docile che potessi immaginare. Usciamo regolarmente ad acquistare vestiti a donna ed ora trascorre felicemente i weekend vestendo mutandine, collant, scarpe con il tacco alto, reggipetti rinforzati, gonne e camicette. Apprezza i lavori domestici e fa qualunque cosa gli dica.
Maria, MI


PROGRAMMA A 9 PUNTI

Ho scritto alcune linee guida da far seguire agli uomini nelle loro relazioni con l'altro sesso:
1) In qualunque maniera, l'uomo dovrebbe essere sottomesso e dipendere dal giudizio della donna.
2) Nelle questioni sessuali, Procurare piacere alla donna dovrebbe essere il primo obiettivo dell'uomo. Il suo godimento non dovrebbe essere concesso a meno del permesso della donna.
3) Tutte le decisioni di vita quotidiana dovrebbero essere prese dalla donna. Ella può consultare l'uomo, ma deciderà comunque in autonomia.
4) Tutti i conti bancari dovrebbero essere a nome della donna. Se l'uomo dovesse avere la necessità di firmare un assegno, allora l'assegno dovrà essere coofirmato dalla donna.
5) Tutte le proprietà personali come auto, barche, titoli, ecc., dovrebbero essere intestate alla donna.
6) L'uomo farà i lavori domestici e sarà responsabile per particolari obblighi domestici. L'estensione e la natura dei quali saranno determinati dalla donna.
7) Quando la coppia si sposa, l'uomo acquisirà il cognome della donna, mostrando così il grande rispetto che ha nei suoi confronti e la sottomissione alla sua guida. (Nota: ritengo che tale linea di guida sia estremamente importante per il profondo impatto psicologico che la perdita del cognome da parte dell'uomo comporterebbe. Ciò intensificherebbe la dipendenza per la sua identità sulla donna.)
8) Se ci sono bambini dall'unione, l'uomo provvederà a prendersene cura e ad allevarli.
9) L'educazione dei figli è fondamentale (se ai ragazzi viene insegnato che devono rispettare le donne ed accettare la loro leadership sin dall'inizio, allora il grosso della guerra è vinto).
Alice, FE

UMILIAZIONE ED ADDESTRAMENTO

1 commenti alle 15:46 - Edit entry?
Una cosa che il partner dominante deve imparare è: addestrare, addestrare, addestrare.
Le tecniche per impartire nuove abilità e per cambiare il comportamento del sottomesso sono intercambiabili tra le discipline. I passi necessari ad addestrare una persona ad usare un apriscatole sono gli stessi per addestrarla a far volare uno space shuttle e si riassumono in 3 parole: Dire, Mostrare e Fare. La sola reale differenza è la complessità dell'obiettivo da perseguire.
Personalmente addestro il mio schiavo ad assumere determinate posizioni: quando è in posizione formale è istruito a rimanere immobile ed a non muoversi fino a mio ordine. A quel punto lo posso tenere in posizione finché non diventa scomoda, anche dolorosa, ma quale traguardo d'addestramento ho raggiunto?
Quando addestro un mio schiavo, sono più specifica, ho una visione dell'obiettivo da perseguire. L'addestramento comprende abilità, attitudini e protocolli da seguire, ma si va oltre solo includendo come il mio schiavo si relaziona e si complementa con me.

Lo schiavo diventa una proprietà. E come proprietà lo schiavo si dissolve nella volontà della Padrona. Non è più un individuo, non possiede una propria identità sessuale, né altra identità se non quella attribuitagli dalla Padrona. Lo schiavo assimila le direttive, i concetti e le idee della Padrona, le fa sue e le trasforma in finalità da raggiungere.

L'umiliazione di cui sopra ha altri obiettivi nell'addestramento di uno schiavo. Una delle ragioni per l'utilizzo dell'umiliazione è obbligare il sottomesso a prendere la giusta decisione per ubbidire alla sua Padrona ed essere sottomesso alla sua volontà. Lo obbliga a rendersi conto di quanto profonda sia questa decisione e di come l'obbedienza non sia sempre facile. Inoltre fornisce supporto positivo.

L'umiliazione può avere un effetto positivo o negativo sul sottomesso. Come Padrona, sei responsabile, alla stregua di un cucciolo, della sua crescita e del suo sviluppo. Un corretto utilizzo dell'umiliazione diventa un utile strumento da utilizzare nell'addestramento.

Spesso l'umiliazione verbale viene usata per definire la scena prima della punizione.

Ecco alcuni esempi di umiliazione:

Comportarsi da oggetti (mobilio, posacenere, sgabello, ecc..)
Rivolgersi alla partner con appellativi come Padrona, Dea, Madame, ecc..
Dopo il sesso, essere obbligati a leccare il proprio seme
Plug anali sotto i vestiti
Non indossare mutande sotto i vestiti (o indossare vestiti di bondage)
Controllo dell'utilizzo del bagno
Negazione della vista
Bondage che espone il corpo in posizioni sconce o degradanti
Adorazione dei piedi in momenti inopportuni
Essere rinchiusi in una gabbia e lasciati da soli
Portare con sé una bambola o un giocattolo
Camminare a 4 zampe non appena richiesto
Controllo dell'uso della parola
Venire o urinare sul cibo
Essere definiti con parole degradanti (puttana, verme, cesso, ecc.)
Mangiare da una ciotola, dal pavimento, o senza utensili
Avere buchi alle orecchie per orecchini
Piercing all'ombelico, sulla punta del pene, allo scroto o all'altezza del perineo
Tatuaggio della Padrona
Enema
Facesitting (la Padrona si siede letteralmente sulla faccia del sottomesso)
Restrizione del contatto visivo (divieto di guardare in faccia la Padrona se non autorizzato)
Essere nutrito dalla mano della Padrona
Adorazione dei piedi
Adorazione anale
Nudità forzata
Masturbazione forzata in luoghi pubblici
Acquisto di giocattoli SM degradanti
Obbligo di usare il bagno di fronte ad altri
Doccia dorata
Ispezione delle cavità corporee in privato
Ispezione delle cavità corporee in pubblico
Essere ignorato
Indossare polsiere e/o cavigliere in pubblico
Essere legato alla macchina (bondage o polsiere o manette) mentre la Padrona fa le spese
Avere il cibo scelto dalla Padrona
Avere vestiti scelti dalla Padrona
Tenere monete o palline di ing pong contro il muro con il naso
Cappuccio
Immobilizzazione
Essere condotto con un guinzaglio
Ricevere foglietti con istruzioni imbarazzanti da adempiere
Dover urinare di fronte ad altri
Servizi da cameriera
Indossare biancheria bagnata dall'urina della Padrona
Mollette sui capezzoli sotto i vestiti
Controllo o negazione dell'orgasmo
Ruoli da animale (comportarsi come un cane, gatto, ecc..)
Scat play
Servire altri (supervisionati o meno)
Depilazione della testa o del pelo pubico
Ricevere schiaffi in faccia
Assumere la posizione di schiavo (in ginocchio, in piedi con i mani dietro alla testa, ecc..)
Essere sculacciati In privato e/o in pubblico
Urinarsi addosso
Succhiare un dildo in macchina, con il rischio di essere visto
Farsi fare foto o video in posizioni o situazioni degradanti
Abusi verbali
Indossare un collare per gatti con campanello in pubblico
Indossare pannoloni
Indossare ovunque il collare
Indossare vestiti rovinati o volgari
Indossare un simbolo di sottomissione al collo
Portare sul corpo scritte (verme, schiavo, ecc..)
Spogliarsi di fronte ad altri

L'umiliazione ha molte finalità nell'addestramento del sottomesso.

L'umiliazione, che è una componente comune ed importante del masochismo, viene vissuta diversamente a seconda che lo schiavo sia maschio o femmina. I masochisti maschi spesso desiderano essere trattati o trasformati in qualcosa inferiore ad un essere umano. Possono indossare pannolini ed essere trattati come bambini, completi di ciuccio, ricambio e l'inevitabile sculacciata per essersi bagnati (specie dopo aver bevuto diversi litri d'acqua un paio d'ore prima). Il partner dominante può insultare i genitali dello schiavo (per essere troppo piccoli, o brutti, o inutili). Pratiche così degradanti raramente si trovano tra masochiste.

La masochista vuole sentire il desiderio e l'amore del partner dominante, anche se egli la lega e la sculaccia. La schiava desidera essere al centro dell'attenzione, mostrata completamente nuda mentre altri fissano le sue tette o la sua vagina. Non vuole che il suo partner desideri altre donne o, comunque, diminuire il suo sex-appeal femminile.

Di contrasto, il masochista spesso desidera che la sua sessualità maschile venga sottratta poco a poco. Può desiderare di essere trattato come un cane o un bambino o una donna. La sua partner dominante non esprime alcun desiderio nei suoi confronti; può anche insultare la misura del suo pene, il suo appetito sessuale; può ventilargli la possibilità di soddisfarsi per poi negarla un minuto dopo; può negargli l'orgasmo per molti giorni. In questo contesto si colloca l'applicazione della cintura di castità: può essere fatta indossare regolarmente durante la giornata per evitare che il sottomesso si comporti male (e quindi come strumento preventivo), oppure può essere indossata durante i giochi schiavo/Padrona come supporto costrittivo e vincolante (e quindi come strumento punitivo; maggiore l'eccitazione, maggiore la sofferenza dello schiavo!). La padrona, al massimo, lo utilizzerà come una sorta di oggetto per la propria masturbazione, alla stregua di un dildo o di un vibratore.

La bocca è uno dei principali organi sessuali del corpo umano essendo una parte del corpo estremamente sensibile ed intima. Alcune pratiche di dominazione fanno libero uso della bocca. Sono pratiche principalmente associate con il masochismo maschile.

Queste umiliazioni “orali” assumono parecchie forme. Un sottomesso può leccare e baciare il piede del suo partner dominante, così come può spostare la stessa attenzione all'ano della Padrona. Sono entrambe espressioni certamente di rispetto e sottomissione e prendono il nome di “adorazione”, orale o anale.

Un'altra forma di umiliazione orale é nel riempire la bocca del masochista con mutande femminili indossate per periodi più o meno lunghi. La versione più popolare di questa pratica consiste nella Padrona che si toglie le mutande per utilizzarle per zittire il sottomesso, così da poterlo sculacciare o frustare senza piagnistei. I masochisti spesso sembrano amare il profumo ed il sapore di mutande indossate da un partner dominante femminile amato.

Un'ultima categoria di umiliazione orale include il consumo di fluidi sessuali. È comunemente descritta come “azione di pulitura del masochista dopo l'attività sessuale, sua o del partner. Parecchi schiavi vanno pazzi per questa attività.

Talvolta allo schiavo è richiesto di masturbarsi, forse per divertire il partner dominante (o talvolta i suoi ospiti). A questo segue l'esecuzione dell'ordine di leccare il proprio seme dal pavimento, dalle mani o dai piedi del partner.

In alcuni casi il tutto viene raccolto in bicchieri conservati in frigo e, quando si raggiunge un certo livello, il partner dominante lo obbliga ad assaporarlo condendo il suo pasto o, lentamente, imboccandolo con un cucchiaino, per non perderne neanche una goccia. Per non perdere l'immediatezza del momento talvolta il masochista è obbligato ad eiaculare direttamente nella sua bocca. È una pratica che si realizza come concessione del dominante al sottomesso ad eiaculare, dopo aver raggiunto il giusto climax, stendendosi di spalle, con il sedere contro la tastiera del letto e con le gambe sul muro, con il pene così puntato direttamente alla sua bocca. In altri casi, lo schiavo avrà avuto un rapporto con la partner, terminato il quale è obbligato a pulire leccando i genitale della Padrona e quindi consumando le sue secrezioni mischiate al suo stesso seme.

Altre due pratiche estreme che includono la bocca meritano la menzione. Una comporta il consumo orale di urine; tipicamente il partner dominante urinerà nella bocca del masochista. L'altra comporta la pulitura dopo che altri hanno fatto sesso. Per esempio, uno schiavo ha riportato come sua moglie avesse invitato un' altro uomo per praticare sesso, al termine del quale il marito è stato costretto nell'umiliante obbligo di leccare i genitali di lei ed il pene di lui. In altri casi il sottomesso è tenuto a leccare entrambi per eccitarli e poi per ripulirli.

Una fantasia comune sia agli uomini che alle donne è, in un party serale in cui sono presenti come invitati parecchi amici del partner dominante, venire ordinati di servire con uno scarso abbigliamento (o perfino nudi) drink e snack. Essere mostrati in modo così umiliante può essere una fantasia tipicamente di una masochista. Per un masochista, comunque, la scena può spingersi più in là. Gli invitati posso a turno frustare lo schiavo o può essere obbligato a soddisfarli oralmente ognuno di loro.

Queste differenze riflettono gli stessi temi. Il masochismo maschile si basa sulla negazione dell'umanità dell'individuo; il masochismo femminile non nega invece la sua femminilità. Il masochismo femminile raggiunge l'appagamento con la fantasia e la suggestione, quello maschile deve invece lavorare duramente per liberarsi del suo stesso ego.

In aggiunta, molti masochisti desiderano essere trasformati simbolicamente in donne, anche solo indossando vestiario femminile. Non mi risulta che le masochiste desiderino trasformarsi in uomini o altro.

IL MANUALE DELLA PADRONA

1 commenti 29 luglio 2007 alle 19:05 - Edit entry?

UTILIZZO SESSUALE E PENETRAZIONE.

  • Inizio seduta: occorre provocare nello schiavo un brusco e inaspettato shock per passare dalla relazione amichevole a quella Padrona/schiavo. Si consiglia un sonoro ceffone accompagnato da un autoritario ed umiliante "Spogliati puttana!" Se lo schiavo accenna resistenza o mostra scarsa collaborazione afferratolo per i capelli, strattonarlo bruscamente e colpirlo ancora con schiaffoni.
  • Regole di base: nudo in ginocchio davanti alla Padrona. La prima volta che osa alzare gli occhi per guardarla in viso va subito colpito "non ti e' permesso guardarmi se non te lo ordino!" e ancora "hai capito?" Se lo schiavo annuisce col capo o risponde un semplice "si" o un generico "si padrona" viene ancora colpito: "devi sempre rispondere 'Si Padrona o 'No Padrona...hai capito?"
  • Abbigliamento: una volta nudo e carponi lo schiavo deve indossare un abbigliamento umiliante, come un babydoll rosa trasparente con pizzi e calzare scarpe con tacco alto.
  • Riassunto della seduta: "Ora puoi guardare la tua Padrona negli occhi. Allora oggi l'addestramento prevede l'utilizzo dello schiavo a scopo sessuale. Imparerai a essere penetrato da falli via via più grandi". Se lo schiavo arrossisce e abbassa gli occhi, si consiglia di prenderlo sotto il mento per costringerlo a guardare in faccia la Padrona e con tono canzonatorio "cosa c'e' ti vergogni perché sei un maschietto? Allora diciamo che d'ora in poi ti chiamerai titti, la cameriera puttanella che gode a farsi inculare! Va meglio così, titti?
  • Trasferimento: la Padrona monta sullo schiavo e si fa portare nella stanza delle esercitazioni, incitandolo ad accelerare il trasferimento con sonore pacche sul deretano.
  • Presentazione: La Padrona ordina allo schiavo, che calza i tacchi, di munirsi di un vassoio da portata ove collocare in piedi la collezione di vibratori, avendo cura di non farli cadere. Lo schiavo deve inginocchiarsi al centro della stanza.
  • Autoumiliazione: "Lo so che godi a fare la puttana, per questo dovrai chiedermelo, supplicarmi umilmente, usando le parole più sporche, come una cagna in calore." Probabilmente lo schiavo non riuscirà a mettere insieme una frase compiuta, balbettera' qualcosa e nulla più.
  • Immobilizzazione: "Male! Bisogna che impari a parlare e comportarti da troia quale sei..." lo schiavo viene ammanettato con le mani avanti, imbavagliato stretto con la pallina, viene fatto inginocchiare sulla scaletta punitiva e fissato ad essa con moschettoni o cinghie.
  • Punizione: Pochi colpi ma ben dati! Si consigliano 10 palettate preparatorie sul culo seguite da 10 colpi di frustino o di canna molto forti (che lascino il segno per diversi giorni). Mai interrompere la punizione o diminuirne l'intensità a causa dei lamenti o dei segni di insofferenza dello schiavo.
  • Eventualmente rallentare la sequenza o sospendere per qualche secondo la punizione, massaggiandogli i genitali e contemporaneamente spiegando allo schiavo la necessità di concludere il trattamento ed il giovamento che ne trarrà il suo iter formativo.
  • Verifica: questa volta lo schiavo sarà più esplicito e disponibile all'autoumiliazione!
    Scelta del fallo: se alla voce precedente lo schiavo ha risposto bene questo privilegio glielo si può generosamente concedere; magari forzandolo a provarli tutti, uno per volta, in bocca avendo cura che li imbocchi fino alla base.
  • Lubrificazione: un'altra concessione allo schiavo, ma anche utile per facilitare il lavoro alla Padrona. Se dotata di guanti chirurgici utile una prima introduzione con le dita.
  • Penetrazione: appoggiare il fallo sull'ano esercitando per qualche tempo una pressione via via sempre più elevata fino all'introduzione della cappella, a quel punto una piccola pausa per poi riprendere per penetrarlo a fondo.
  • Cintura con fallo: se la Padrona desidera un rapporto più diretto può utilizzare la cintura con fallo, "avanti troietta impara a muoverti bene così la prossima volta ti faccio montare dal mio amico...". La cintura si presta molto bene ad addestrare lo schiavo alla pratica orale, costringendolo con mano ferma a profonde introduzioni.
  • Eiaculazione: nel caso la Padrona intenda far raggiungere allo schiavo l'orgasmo, si consiglia di fargli indossare il preservativo. Particolarmente umiliante e' il compito di ripulire il preservativo usato, rivoltato su due dita che la Padrona infila in bocca allo schiavo "succhia bene, diventerai una brava pompinara".
  • Pulizia e commiato: sempre alla bocca dello schiavo e' affidata la pulizia del fallo, seguita da lavaggio con acqua e sapone, riordino dell'attrezzatura, ringraziamento della Padrona e supplica per un futuro riutilizzo.

(I ringraziamenti vanno a Lady A per i preziosi consigli.)

Essere il tuo water

0 commenti 23 luglio 2007 alle 23:44 - Edit entry?
Quello che preferisco più di ogni altra cosa è stare lì sdraiato per terra, nudo completamente, con un imbuto in bocca e il cazzo duro.
In attesa della tua piscia che per me è nettare puro!
Arrivi e ti togli la gonna e le mutande. Ti metti sopra di me in piedi e mi guardi con quel tuo fantastico sorriso. Mi accarezzi i capezzoli e poi me li stringi e vedi il mio cazzo scoppiare.
Ti prego fammi bere! Spero sia tantissima! Ho sete di te!
Ti accovacci e ti poni con la tua figa sopra l'imbuto e senza esitare inizi a urinare.
Sento lo scroscio e mi sento il tuo cesso...adoro esserlo...adoro essere il tuo ed unico cesso!
Non potrei sopportare che qualcun altro possa bere la tua pipì...solo io posso farlo...e sono fiero per questo.
Inizio a gustare il tuo succo, mi entra in bocca, la riempie ed ingoio.
Lo gusto adagio e con la lingua faccio passare dal buchino dell'imbuto solo il necessario.
Bevo e lo scroscio termina. Mi guardi dall'alto e vedi il tuo piscio scendere nell'imbuto fino a terminare giù, tutto dentro il tuo water umano. La tua pioggia ha tanti gusti: a volte acre, amaro, altre dolce e saporito: adoro gustarli tutti.
Io assoporo ogni instante di questa pratica che ahimé dura sempre poco.
Alla fine aspiro forte con la bocca per non perdere neanche l'ultima goccia rimasta nell'imbuto, poi lo sposto con la mano e appoggi sopra di me la tua figa grondande e odorante di piscio e umori.
Lecco tutto avidamente ma sempre dolcemente. Con la lingua asporto qualsiasi cosa e asciugo la piscia. Non voglio sprecare nulla del tuo nettare Padrona! E' preziozo per me!
Ti alzi e vedi il mio pene scoppiare...sono eccittatissimo ogni volta che bevo!
Lo sfiori con il piede, bastano due volte che scoppia in una sborrata copiosa.
Ridi e te ne vai!
Grazie!

Marco

Serata Perfetta

0 commenti 24 giugno 2007 alle 14:50 - Edit entry?
Eccomi di nuovo. Ripropongo di nuovo uno dei miei racconti. Questo l'ho scritto qualche anno fa spero vi piaccia.

Ieri è stato bellissimo e sono stato onorato di servire la mia padrona e le sue amiche.Mi hai umiliato mostrando le tue proprietà; dopo aver visto il tuo loft mi hai fatto togliere il grembiule e ho dovuto mostrarmi nudo. Mi ha fatto depilare il pube e il sedere. Ho dovuto piegarmi e mostrare che lo avevo fatto anche se le tue amiche continuavano a ridere.E' stato bello perchè dopo aver servito il the sono potuto stare sotto il tavolo mentre voi vi siete messe a chiacchierare.
Vi ho tolto le scarpe ed ho massaggiato ad uno ad uno tutti quei piedini. Ad un certo punto mi hai detto che così non era sufficiente ed avrei dovuto massaggiarli anche con la lingua. Ho eseguito i tuoi ordini e le tue amiche entusiaste si son tolte le calze e subito ne hanno approfittato.
Ad un certo punto una di loro (quella mora e più cattiva) guarda sotto il tavolo e nota che il mio pene è diventato duro e rivolta a te dice: "Guarda che il tuo schiavetto si sta divertendo qui sotto!".
Beh, a questo punto avrei voluto sprofondare e quando mi hai detto di alzarmi tenevo la testa bassa per non incrociare il tuo sguardo.
Ovviamente incavolata per la figuraccia esclami: "Ok, visto che ti va tanto di eccitarti allora vieni, ma fallo ora e in questo bicchiere, a meno che qualcuna di voi non voglia...." e girandoti verso le amiche noti che sono più convinte te.Con tutta la tua voce ordini: "SUBITO!"
Beh non è stato facile, ce lo messa tutta e in una paio di minuti sono venuto nel bicchiere che mi hai consegnato, davanti ai vostri occhi.
"IN GINOCCHIO!" - comandi e subito eseguo. "Dacci il bicchierino schiavetto" - chiede la mora. E con un sorriso sprezzante me lo prende dalla mano.
"Ed ora apri la boccuccia" - mi esorti. La mora si alza e davanti ai vostri sguardi e senza esitare mi versa il contenuto del bicchiere direttamente in bocca assicurandosi che neppure una goccia vada sprecata. Ora ad occhi bassi ed in ginocchio al vostro tavolo ingoio il mio sperma senza indugio.
Mi inviti a tornare sotto il tavolo dicendo: "Bene, questo è solo un assaggio di ciò che ti capiterà se lo rifarai di nuovo, OK?" - "Certo padrona" - rispondo.Mentre mi rimettevo sotto qualcuna esclama: "Ti è piaciuto schizzare eh? E ora mangiatelo...eh eh..." e tutte insieme scoppiate a ridere.....
Prima del termine della serata e prima di salutare la compagnia vuoi provare la tua ultima idea.Dopo aver parlato fra di voi a bassa voce quasi confabulando vi rivolgete a me con una nuova prova.
"Abbiamo deciso che, visto che sei stato abbastanza bravo, potrai essere la nostra carta igienica per stasera."
"Sì Padrone"
"Ok, ma dobbiamo bendarti in quanto non potrai vedere le nostre intimità" In poco tempo mi ritrovo fuori dalla porta del bagno in ginocchio bendato, in attesa che la prima faccia la pipì.
Al termine mi invita ad entrare e sempre in ginocchio attendo che mi guidi verso di lei.Così facendo vi ripulisco con cura tutte le vostre passerine dopo la pipì e felicemente mi dai il permesso di ritirarmi e le tue amiche entusiaste al massimo per la cosa si ripromettono di tornare per poter usare ancora il tuo bagno speciale.











Come non detto

0 commenti 3 giugno 2007 alle 16:19 - Edit entry?
Ieri sera eccitatissimo, mi sono apprestato ad espletare il mio dovere di bidet. La mia Padrona si è sdraiata sul letto e dopo aver aperto le gambe ho ripulito tutto quello che la giornata aveva prodotto. Devo dire che avere questo compito significa per me molto, mi sento importante e sono veramente contento di poter pulire così intimamente la mia signora, tant'è che cerco di impegnarmi e di farlo bene.
Al termine, stavo per rialziarmi ma la sua mano mi blocca e mi chiede di continuare. Ecco che allora capisco che vuole godere.
Inzio così a leccarla repentinamente ma molto delicatamente. Sento ad un certo punto che il suo liquido denso è entrato in produzione; è segno che inizia a godere. Mi soffermo di più sul clitoride, ma ogni tanto la mia lingua la penetra e con la punta asporta più umore possibile. Lo assoporo e lo ingoio.
Ad un certo punto mi allontanta con la mano come per farmi cenno di interrompere, mi fermo e rimango fra le sue gambe.
"Aspetta" - mi dice - "non voglio venire subito"
Attendo annussando la sua figa finché ad un certo punto riapre le gambe ed io ricomincio a leccarla.
Ovviamente di lì a poco scoppia in un orgasmo bellismo. Quando avviene è una sensazione bellissma, mi sento tra il fiero e l'eccitato: sò di essere bravo!
Finito lei si gira di lato ed io aspetto in ginocchio, poi mi dice: "leccami anche dietro" .
Allora le apro le natiche e infilo la lingua nell'ano. Dolcemente lecco il buco e tutto lo spazio tra esso e la vagina. Ritorno con la lingua nel buchino e sento che lei sospira lievemente.
"Ancora un po', dai" - mi riprende.
E io finisco quando lei sta quasi per addormentarsi.
Grazie.

Marco

Pulizie serali

1 commenti 2 giugno 2007 alle 18:17 - Edit entry?
Ciao a tutti, rieccomi!
La mia Padrona stavolta mi ha fatto una richiesta un po' diversa...originale!!
Per tutta la settimana la sera prima di lavarsi e mettersi il pigiama devo farle il bidet con la lingua.
Oggi è il sesto giorno. Io sono veramente fiero di questo ruolo che non consiste come accade altre volte nel pulirla e farla venire, bensì più semplicemente, tutte le sere dopo cena etc etc... lei va in camera si spoglia e si prepara per la notte. Ecco che allora quando è nuda si mette sul letto apre le gambe ed in ginocchio mi avvicino e lecco la sua intimità. Tempo 2 o 3 minuti.
Inizialmente da fuori e poi piano piano infilo la lingua tra le sue labbra e raccolgo tutto il suo nettare. Lo chiamo così perchè ora veramente comincia a piacermi. Eh sì, il primo giorno sono stato un po' titubante che quasi non riuscivo a portare a termine il mio compito. L'odore era forte e dentro c'era del liquido bianco, ma non era eccitazione.
Allora, lei mi ha fatto alzare mi ha tirato giù i pantaloni e le mutande e con la mano destra ha iniziato a stringermi i coglioni.
Beh...sentire la sua mano intorno alle mie palle è stato inizialmente piacevole, ma poi ha iniziato a tirarli e stringerli sempre più forte, tant'è che l'ho pregata di smettere.
"Capisci chi sei?? Sei uno schiavo, il MIO schiavo e ora mi pulisci per bene altrimenti te li stacco!" Detto questo con un bel sorriso sulla bocca, stringe lo scroto tra il pollice e l'indice e inizia a tirare.
E' veramente il massimo sentirsi sua, sentire che nella sua mano ha tutto me stesso.
Termina con una bella strizzata e il mio lavoro ricomincia.
Lecco tutto fino all'ultimo millimetro e ingoio.
Ed ora non vedo il momento che arrivi stasera, ormai inizia a piacermi perchè so che a lei piace...chissà come sarà, spero sia colma di succo e che sia dolce come le altre volte.
Domani sarà l'ultima volta, ma se a lei è piaciuto davvero, so che me lo chiederà ancora.
Per tutta questa settimana lei ed io non abbiamo raggiunto orgasmi....ora che ci penso....strano.







Ciao...

Marco

Ancora umiliazione...

0 commenti 14 maggio 2007 alle 14:19 - Edit entry?
Ciao a tutti,
come avrete capito io non faccio il sesso come una attività di routine, noiosa, monotona e povera di contenuti.
Bensì amo fare sesso al 100% e soddisfare al massimo la mia partner, più di me stesso, anche attraverso la trasgressione.
E da qui, grazie ad una cara amica (molto egoista), ho capito la mia vera indole: ESSERE SCHIAVO DELLE DONNE.
"Schiavo" è inteso nel senso stretto della parola: amo soddisfare ogni loro desiderio e richiesta, non solo nell'ambito sessuale. Molte volte però è capitato che queste preferiscano umiliarmi e il solo pensiero a queste intriganti situazioni mi fa eccitare al massimo.
A me va bene tutto, ma se vi interessa la mia preferenza allora vi dico che mi piace moltissimo ripulire con la lingua la vostra intimità femminile al termine di un rapporto con me o con altri. Tutte le ragazze che ho avuto finora (anche se non molte) sono sempre rimaste veramente molto entusiaste per questo, in quanto non dovevano preoccuparsi di doversi pulire, anzi vi assicuro che è una cosa veramente rilassante.
E sinceramente questo è quello che faccio spesso con la mia Padrona, come ieri sera.
Eravamo tutti e due sul divano e lei ad un certo punto mi dice che ha voglia e io mi offro immediatamente a farla venire.
Ci spogliamo e mi preparo in ginocchio ai piedi del divano ad assaporare il suo gusto. Devo dire cheè una cosa fantastica. Vedere davanti ai propri occhi la due grandi labrra socchiuse, avvicinarmi e sentire prima col naso il suo profumo di donna e poi con la lingua il sapore dolce del suo sesso. Inizio sempre lentamente...
Poi dopo un bacio prodondo e rilassante passo con la lingua sul clito. Lei non ama che faccia molta pressione, io so che preferisce dei movimenti lenti e leggeri, che via via diventano più veloci ma senza premere troppo.
Non preferisce un punto in particolare, vuole sentire la lingua ovunque. Io la muovo un po' dentro un po' fuori, giro intorno al suo ciccetto e così via. Calmo e concentrato per cogliere ogni suo brivido. So che così faccio bene.
Dopo qualche minuto di leccaggio, so che arriva un po' di succo nuovo appena fatto. Per cui mi soffermo di più sopra e dopo con una lappata infilo la lingua nel buco e raccolgo tutto quello che c'è. Inogio e assaporo. Le piace venire!
Quando raggiunge l'orgasmo inizio a muovermi più velocemente, ma sempre sfiorando la superficie, quando viene mi stringe forse fra le gambe e devo quasi lottare per rimanere lì, me prende con le mani e mi stringe, ma con le gambe mi allontana: è come scoppiata una guerra dentro di lei. Al termine si rilassa e si abbandona...piano piano ripulisco ciò che è rimasto dalla battaglia...SENZA mai toccarla lì sul suo punto ora diventato ipersensibile.
Poi le mi sorride e io sono felice.
Vi lascio a qualche foto raccolta in rete.






Godere di Joy

0 commenti 11 maggio 2007 alle 17:15 - Edit entry?
Stavolta voglio lasciarvi a uno dei miei racconti. Questo è in assoluto il primo che ho scritto, l'ho fatto sotto falso nome (ed inserito nel sito de "La Gabbia").

Oggi è mercoledì, ho deciso di chiamare Joy per incontrarlo domenica. Sono passate 3 settimane dall’ultima volta e devo dire che mi è venuta un po’ di voglia.
"Ciao Joy ti aspetto per domenica….verso le 6….."
E’ ovvio, lui non può replicare e se lo fa, dovrà scordarsi di me.
Alle sei in punto il campanello suona e lui è già dietro la porta. E’ un ragazzo di 25 anni, più giovane di me, castano ed abbastanza carino, in forma. Appena in casa ed in pochissimo tempo è già nudo ed in ginocchio vicino all’ingresso, al suo fianco il mucchietto di vestiti.
"Vieni avanti e fatti vedere…"
A testa bassa arriva in cucina e mi mostra il sedere completamente depilato e sicuramente pulito, ovviamente con le due mani si apre le natiche piegandosi in avanti e decido così di lasciarlo in quella posizione almeno 5 minuti.
E’ diverso tempo che saltuariamente ci frequentiamo, quasi 2 anni, ormai mi conosce bene, o meglio, conosce bene le mie esigenze.
Vado in camera ed inizio a spogliarmi, lo chiamo così mi raggiunge per darmi una mano.
Mi toglie la camicetta, mi slaccia il reggiseno, mi aiuta coi pantaloni e le calze e provvede a ripiegare il tutto, perfettamente e diligentemente.
Il suo pene è già eretto, so di piacergli, ma non è questo che voglio da lui. Appena si gira faccio una smorfia e lui china lo sguardo verso il suo membro. Si gira, si piega e afferro i testicoli. Dopo averli palpati e verificato le dimensioni, comincio a farli sobbalzare. Lo so che non lo sopporta e quando inizia a gemere il suo pene si abbassa.
"Non devi eccitarti per questo…devi eccitarti per ben altro…e lo sai…stai più attendo…"
"Prendi l’attrezzatura e indossamela".
Va nel comodino, apre il cassetto e prende le mie mutandine nere con un fallo attaccato. E’ un modello molto interessante. L’ho pagato caro, ma si è rivelato il migliora fin’ora. E’ un perizoma in lattice nero con un fallo fissato alla base munito anche di 4 cinghie sottili, 2 laterali e 2 inferiori. Il fissaggio è perfetto. Inoltre è vibrante, o meglio non vibra veramente, fa come un movimento ondulatorio/rotatorio, sembra che si attorcigli in realtà si muove lentamente. La sua lunghezza è il pezzo forte: circa 28 centimetri.
Dopo averlo indossato Joy si mette in ginocchio e inizia a succhiarlo. Deve farlo con devozione e deve tenersi alle mie cosce mentre io tengo il fallo alla base con la mano destra.
"Ora va bene….ora deve diventare duro…" Piano piano vedo il suo pene alzarsi….
Dopo qualche minuto gli chiedo se è pronto e lui dice di sì. Gli passo un profilattico e se lo infila poi attende la sua padrona in piedi. Prendo quindi uno di quei piccoli elastici per i capelli e lo metto alla base del pene sopra il profilattico. Con l’elastico faccio 2 giri in modo che stia ben saldo. Quello che mi interessa è semplicemente il fatto che se il pene dovesse abbassarsi il mio schiavo non perda il profilattico.
A quel punto lui si inginocchia, gli passo la cremina e la spalma sulla punta del fallo.
Dopodiché si mette alla pecorina sopra il letto, mostrando l’ano ed annunciando: "Ti prego sfondami!".
Con calma mi avvicino e con la punta del pene finto spalmo la cremina sul suo buchetto, quindi accendo il fallo. A quel punto lui non è il solo eccitato, mi stanno arrivando i crampi allo stomaco anche me.
Piano piano lo penetro, prima con la punta e poi sempre di più. Lentamente il pene di Joy si rimpicciolisce, ogni tanto allungo la mano per sentire il suo stato.
Avanti e indietro, prima piano, poi veloce…fino in fondo. In certi istanti il ritmo è repentino con spostamenti piccoli. In altri casi estraggo completamente il membro e lo infilo nuovamente. Joy comincia a lamentarsi. Ma questo non mi tange.
Avanti e indietro fino a che questo movimento diventa semplice. "Oramai sei aperto e sei quasi lubrificato naturalmente…sei proprio una vacca…"
Avanti e indietro. Tasto il pene ed è duro. "Così ti voglio…..godi….codi col cazzo nel culo!!!"
Avanti e indietro. Sempre più eccitata…gli piace sentirlo nel culo….
"Girati ed alza le gambe" Lui si gira e spostando i testicoli con una mano lo penetro nuovamente, tenendolo per le gambe.
E ancora….dopo venti, venticinque minuti lo sento godere….il fallo è immerso completamente ed io violentemente continuo la penetrazione….Joy gode e viene nel profilattico. Il piccolo serbatoio si riempie e si tinge di bianco.
Io continuo ancora un po’, mi piace questa posizione. Vedo il pene sparire nel preservativo immerso nel suo liquido.
"E ora fammi godere…..togliti di mezzo…."
Lui si sposta, mi toglie le mutandine, spegne il fallo e tenendolo in mano comincia a leccarlo. Io mi sdraio lui è inginocchiato alla base del letto. Lo guardo e mentre, con cura, pulisce il fallo inizio a masturbarmi, sono ormai molto bagnata ed eccitata.
Si toglie il profilattico senza disperdere il seme e mi chiede: "Posso bere il mio sperma?"
"Certo che devi…ma aspetta ad ingoiarlo…."
Alza il preservativo e lo spreme nella sua bocca. Mi guarda in silenzio mentre mi masturbo.
Mi piace vederlo in quello stato con la bocca piena….ha goduto con un cazzo nelle chiappe…senza essersi toccato….ed ora prova gusto a bere il suo stesso sperma. Questo mi fa impazzire…..mi tocco…tocco il mio ciccietto….e inizio a godere….
"Bevi…bevi pure…." E con un gesto molto evidente mi fa capire che ha ingoiato.
Mentre gira il profilattico al contrario per succhiarlo, raggiungo l’orgasmo e finalmente godo….chiudo gli occhi e scoppio…..
Quando li riapro lo vedo per terra a leccare le solite gocce che gli sono cadute dal pene, dopo aver tolto il contenitore di lattice.
Bene, sono soddisfatta….sto proprio bene dopo una goduta….mi sento in forma….dopo qualche minuto mi riabilito prendo le mutandine in lattice e le porgo a Joy….
"Te lo meriti….sei stata una brava vacca…."
Lui comincia a leccarne l’interno dove ho lasciato alcune tranne di eccitazione mentre lo penetravo….è felice.
Non raggiungo sempre l’orgasmo in questo modo, ma questo è uno di quelli. Ho tante fantasie per la testa e vorrei realizzarne alcune.
Vorrei raccontare di un’idea che mi frulla per la testa in questo periodo. E’ quella di trovare una amica con i miei stessi gusti e con il suo schiavo. Fare come con Joy… insieme…. magari scambiarci gli schiavi….farli godere solo con la sodomizzazione e continuare fino al loro orgasmo. Magari alla fine far ripulire loro il fallo del compagno…. e scambiare i 2 profilattici….anche a loro insaputa….e fargli riconoscere il loro gusto… in modo tale che comprendano dello scambio solo da quello.

Marco
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